Fisco

Appalti, nuovo protocollo a Bologna: resta l'articolo 18, neutralizzato il Jobs Act

Clausole sociali, rating di legalità e criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

martedì 7 luglio 2015 - Redazione Build News

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Legalità, trasparenza e lotta alla corruzione; contrasto al lavoro irregolare e tutela dell'occupazione; tempi certi per gli iter di aggiudicazione e i pagamenti; qualità delle imprese e controlli.

Sono queste le direttrici del Protocollo di intesa in materia di appalti di lavori, forniture e servizi firmato ieri tra il Comune di Bologna, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Alleanza delle Cooperative Italiane, Confcommercio, Unindustria, Cna, Confartigianato, Ance Bologna. 

Il nuovo protocollo, che sostituisce quello firmato nel 2005, ha durata triennale, in modo da poter essere revisionato e aggiornato.

RATING DI LEGALITÀ. Il principio della legalità è la cornice da rivendicare in ogni fase della procedura di gara: decisione amministrativa, fase istruttoria, aggiudicazione e gestione. Gli strumenti messi in campo sono molteplici: dal 1° gennaio 2016 il Comune di Bologna si impegna a inserire nei documenti di gara, quale fattore premiante per l'impresa, il possesso del Rating di Legalità rilasciato dall'Antitrust. Per la trasparenza il Comune renderà ancora più visibile l'intera filiera delle gare, su una piattaforma informativa con una mappatura aggiornata degli appalti e delle concessioni in essere.

STOP AL MASSIMO RIBASSO. Sulla qualità, il Comune si impegna a prevedere, quale unico criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa per gli affidamenti relativi ai servizi e a privilegiarne l’adozione negli affidamenti di lavori e forniture. Inoltre, il Comune si impegna a innovare il welfare attraverso la sperimentazione di forme di co-progettazione, secondo quanto consentito dalle nuove direttive europee in materia di rapporto pubblico-privato e privato sociale, che hanno lo scopo di superare le tradizionali gare di appalto.

CLAUSOLE SOCIALI. Tutte le parti coinvolte si impegnano a contrastare il lavoro irregolare e a tutelare l'occupazione. Le imprese si impegnano all'applicazione e al rispetto del Contratto Nazionale del settore di mercato di riferimento poiché garantiscono la tenuta di livelli qualitativi del lavoro superiori e specifici del territorio, sia nella costruzione della base d’asta della stazione appaltante, sia nel rispetto della sua applicazione come requisito del soggetto contraente. Per la tutela dell'occupazione, il Comune si impegna a inserire, nei bandi di gara di affidamento di servizi da riaffidare, la clausola sociale di salvaguardia di riassorbimento di manodopera per la tutela dei lavoratori/ici. Inoltre, si impegna a inserire nei bandi di gara anche la clausola per l'inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio, tranne nei casi dove è chiaramente incompatibile con la clausola sociale.

SODDISFATTI I SINDACATI: "NEUTRALIZZATO IL JOBS ACT". Con il passaggio di tutti i dipendenti in caso di cambio d'appalto è previsto anche il mantenimento dei diritti e delle condizioni retributive di provenienza dei lavoratori, compreso l'articolo 18. “La recente normativa sul tema del lavoro, nota come JOB ACT, fortemente contestata dalla Cgil ma diventata purtroppo legge dello stato è stata qui neutralizzata a dimostrazione che il tema non è quello di abbassare i diritti e le tutele di chi, tra l'altro, ne ha sempre avuti molto pochi, ma di creare buona e stabile occupazione”, hanno commentato Sonia Sovilla, segreteria Cgil Camera del lavoro metropolitana Bologna, e Maurizio Lunghi, segretario generale Cgil Bologna.

“L'accordo garantisce una clausola che nel Jobs Act non c’è”, ha evidenziato anche il segretario della Cisl Bologna Alessandro Alberani.

TUTELE ANCHE PER LE IMPRESE IN REGIME DI SUBAPPALTO. Le tutele e gli obiettivi del Protocollo saranno estesi anche alle imprese che vengono coinvolte in regime di subappalto. Il Comune si impegna a prevedere l’obbligo della autorizzazione preventiva di tutti i subappalti per evitare che siano sottratti al sistema di verifiche antimafia.

TEMPI CERTI E PAGAMENTO DIRETTO DELLE IMPRESE IN SUBAPPALTO. Il Comune di Bologna si impegna a dare tempi certi per quanto riguarda gli iter di aggiudicazione e i pagamenti. In qualità di stazione appaltante, inoltre, si impegna a prevedere nei capitolati di gara il pagamento diretto delle imprese in subappalto, attraverso il riconoscimento della responsabilità in solido.

QUALITÀ DELLE IMPRESE E CONTROLLI. Le parti si sono accordate per dare maggior attenzione alla qualità delle imprese che partecipano a gare e bandi, definendo dei requisiti di accesso e la stesura (richiesta dalle stesse associazioni economiche) di un CV “reputazionale delle imprese” che siano premianti in sede di aggiudicazione. Infine, viene previsto un sistema sanzionatorio per le imprese che non rispettano il capitolato di gara.

Il protocollo è coerente con il Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico sociale sottoscritto recentemente in sede di Città Metropolitana e ne rappresenta uno strumento operativo in materia di appalti da poter estendere a tutti i livelli istituzionali. Il Comune si impegna a fornire e condividere questi stessi indirizzi anche con l'ASP Città di Bologna e con le partecipate del Comune di Bologna.

RIDUZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI. Attraverso questo protocollo appalti il Comune di Bologna vuole farsi protagonista del dibattito sul nuovo codice appalti nazionale e, al fine di contenere la spesa pubblica e di garantire la qualità delle procedure di gara, l'impegno delle parti è quello di operare in sintonia con la legislazione nazionale e regionale per una significativa riduzione delle stazioni appaltanti con l'obiettivo di arrivare nel più breve tempo possibile alla stazione appaltante unica nel comune capoluogo.

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