Il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, ha presentato una proposta di legge che prevede il ritorno alla piena responsabilità solidale negli appalti riconducibile alla legge Biagi e resa operativa nel 2007 dal Governo Prodi.
Il provvedimento intende rispondere ad una delle criticità sollevate dai referendum della Cgil sul lavoro accolti dalla Corte costituzionale (LEGGI TUTTO), tra i quali quello per il ripristino della piena responsabilità solidale. Su tale materia il Parlamento è intervenuto più volte negli ultimi anni.
Le sentenze della Corte Costituzionale vanno accolte con rispetto – commenta il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti, uno dei sottoscrittori della proposta di legge -. I temi sollevati dai referendum sul lavoro vanno comunque affrontati perché evidenziano alcune criticità, tra cui l’esigenza di una responsabilità solidale e della tutela dei lavoratori nella filiera degli appalti. Ora è compito della politica, indipendentemente dalla tenuta dei referendum, intervenire per rispondere alle sollecitazioni degli oltre 3 milioni di cittadini che hanno sostenuto l’iniziativa del sindacato.
COSA PREVEDE LA PROPOSTA DI LEGGE. La proposta di legge ripristina una norma della legge Biagi resa operativa nel 2007 dal Governo Prodi: la responsabilità solidale in capo al committente per tutta la catena degli appalti in modo da tutelare le retribuzioni dei lavoratori e i contributi previdenziali. “La proposta – spiega il deputato - intende ripristinare integralmente la responsabilità solidale negli appalti: in caso di appalto di opere e servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno di eventuali subappaltatori a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, i contributivi previdenziali e i premi assicurativi”.
“Il testo mira inoltre a stimolare la contrattazione tra le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative del settore, affinché possano individuare clausole di maggior favore per i lavoratori. Altro aspetto importante, infine, è l’esclusione dalle gare di appalto indette dalle amministrazioni pubbliche delle imprese condannate in via definitiva per violazione delle disposizioni in materia di responsabilità solidale”.