È sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 19 del 19 aprile 2019 la Legge regionale 16 aprile 2019, n. 18 recante “Disposizioni per la qualità del lavoro e per la valorizzazione della buona impresa negli appalti di lavori, forniture e servizi. Disposizioni organizzative in materia di procedure di affidamento di lavori. Modifiche alla l.r. 38/2007”.
Entrata in vigore il 20 aprile, questa legge regionale mira a tutelare il lavoro di qualità e la sicurezza del lavoro, e a valorizzare il tessuto produttivo locale.
L’obiettivo perseguito è quello della semplificazione. Per gli appalti di importo superiore a 2 milioni di euro, si introduce il Documento unico di regolarità contributiva e congruità dell’incidenza della manodopera con riguardo al cantiere e rispetto all’esecuzione dell’appalto: si tratta del cosiddetto ‘Durc di congruità’, ovvero uno strumento destinato a contrastare fenomeni di illegalità.
A tutela della stabilità occupazionale sono previste misure destinate a favorire il riassorbimento del personale impiegato da parte dell’appaltatore uscente e c’è una valorizzazione di micro e piccole imprese e anche delle sturt up, in quanto si stabiliscono criteri premianti nella valutazione delle offerte. Si stabilisce anche, a carico della stazione appaltante, un ‘onere motivazionale aggravato’ nel caso in cui non si proceda alla suddivisione in lotti per gli affidamenti che abbiano un importo superiore alla soglia comunitaria.
Riguardo alle procedure di affidamento di lavori, si disciplinano le modalità di svolgimento indagini di mercato e di costituzione e gestione di elenchi degli operatori economici da consultare nelle procedure negoziate, approvate dall’Autorità nazionale anticorruzione. Si rinvia a una delibera della Giunta regionale per disciplinare le modalità di costituzione, gestione e aggiornamento degli elenchi degli operatori economici.
Quando non si ricorra alla procedura mediante l’utilizzo degli elenchi, e quindi vi sia la ‘determina’ a contrarre con successive manifestazioni di interesse, si prevede la facoltà per la Regione di optare, nel caso di un numero notevole di manifestazioni di interesse, per la procedura del sorteggio, svolta con modalità informatizzata attraverso la piattaforma Start. Una delle innovazioni più importanti introdotte dalla legge consiste nella possibilità per le stazioni appaltanti, nelle procedure che presentino un interesse particolarmente localistico, di garantire, proprio mediante la procedura informatizzata, la presenza di operatori economici che abbiano sede operativa nel territorio regionale tra i soggetti da consultare, per una misura non superiore al 50 per cento.
È previsto un rafforzamento dell’Osservatorio regionale sugli appalti, che provvederà all’elaborazione dei dati e di analisi statistiche per fornire uno strumento conoscitivo di supporto per la gestione delle procedure di programmazione, affidamento ed esecuzione e per gli adempimenti in materia di anticorruzione e trasparenza.
In allegato la nuova Legge regionale