Con sei voti a favore e tre astensioni, la commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale della Toscana ha licenziato martedì una modifica alla legge regionale sugli appalti per rendere più semplice la verifica delle offerte, in adeguamento alla Direttiva comunitaria 2014/24/UE, recepita dal Decreto legislativo 50/2016 (nuovo Codice dei contratti).
La direttiva, che fissa i principi generali per la selezione dei partecipanti e l'aggiudicazione degli appalti, prevede la possibilità per le stazioni appaltanti di aprire per prime le offerte economiche e di procedere successivamente alla verifica della documentazione amministrativa sull'assenza delle cause di esclusione ed il rispetto dei criteri di selezione. Viene così semplificata la gestione amministrativa della procedura di gara nel caso in cui pervengano un numero notevole di offerte, garantendo la più ampia partecipazione delle imprese, anche micro, piccole e medie.
Con la modifica licenziata dalla commissione, si introduce tale possibilità nelle procedure aperte, quando il criterio di aggiudicazione è quello del solo prezzo. Nel caso in cui l'amministrazione decida di utilizzare tale possibilità, deve indicarlo nel bando di gara e disciplinare le modalità di verifica, anche a campione per sorteggio, dell'assenza dei motivi di esclusione e del rispetto dei criteri di selezione. La verifica deve essere effettuata in maniera imparziale e trasparente, in modo che nessun appalto sia aggiudicato a un offerente che avrebbe dovuto essere escluso. Nel caso in cui, ove possibile, l'amministrazione decida di utilizzare il meccanismo di esclusione automatica delle offerte, sulla base della verifica effettuata dovrà procedere a ricalcolare la soglia di anomalia.