Nel 2018 l’importo della domanda di appalti pubblici aventi per oggetto l’esecuzione di Lavori – interventi relativi a una delle attività del settore delle costruzioni e di realizzazione di un’opera (esecuzione, progettazione esecutiva) – è pari a 32,1 miliardi di euro, pari a 1,8 punti di PIL, e registra una crescita del 37,8% (+8,8 miliardi di euro) rispetto all’anno precedente, quasi tre volte i Servizi che si fermano al +13,6%, mentre in controtendenza vanno le Forniture di beni che calano del 19,4%; inoltre si segnala che l’importo della domanda di appalti per Lavori supera di 4,8 miliardi di euro il livello del 2014.
Nel 2018 la quota dell’importo degli appalti pubblici destinata ai Lavori è del 23,0% – a fronte del 47,9% dei Servizi e al 29,1% delle Forniture – ed è in aumento di 5,4 punti percentuali rispetto al 2017.
LA RIPRESA DOPO UN TRIENNIO DI CRISI DEGLI APPALTI. Nel corso del triennio 2015-2017 le imprese delle costruzioni hanno subito un pesante calo della domanda di appalti pubblici per Lavori perdendo, rispetto ai livelli del 2014, complessivamente 13,8 miliardi di euro di commesse che, sulla base del fatturato medio per addetto, ha determinato un minore input di lavoro di 38 mila lavoratori all’anno. Hanno pesato, come evidenziato in precedenti analisi di Confartigianato, le incertezze conseguenti alla riforma degli appalti del 2016.
LE TENDENZE NEL 2019. Il trend positivo della domanda pubblica per costruzioni nel 2018 è confermato anche dall’analisi degli ultimi dati sui pagamenti per investimenti e manutenzione immobili dei Comuni al primo semestre 2019: nel dettaglio l’importo complessivo pagato dalle Amministrazioni comunali nel semestre è di 4.443 milioni di euro, composto da 3.962 milioni di euro di investimenti fissi lordi, al netto dell’acquisto dei terreni, e da 481 milioni di spesa per manutenzione ordinaria e riparazioni di beni immobili. Nei primi sei mesi dell’anno il totale di investimenti e manutenzioni registra un aumento del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in particolare i pagamenti per investimenti fissi lordi, al netto dell’acquisto dei terreni, salgono del 17,8% – di cui quelli relativi a fabbricati e opere salgono del 16,2% – mentre sono meno dinamici (+3,8%) i pagamenti per manutenzione ordinaria e riparazioni di beni immobili.
Il trend positivo dei pagamenti dei Comuni conferma una recente analisi di Confartigianato che ha evidenziato nel primo trimestre di quest’anno un aumento del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente degli investimenti delle Amministrazioni locali, regioni e province autonome, province, comuni, città metropolitane ed unioni di comuni.
Le tendenze del settore delle costruzioni sono esaminate nel report ‘Edilizia: check point estate 2019’ presentato all’ Assemblea Anaepa-Confartigianato Edilizia del 13 luglio 2019.