Risponde l'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia della Provincia autonoma di Trento
La nuova norma UNi7129:2015 contiene molte differenze rispetto alla precedente versione del 2008. Alcune sono davvero sostanziali e vedremo nei prossimi mesi di evidenziarle tutte.
Partiamo con una precisazione rispetto agli impianti a GPL. Nel caso di installazioni all'aperto, il paragrafo 4.1.1 di cui alla parte II della nuova versione della norma afferma:
"Nel caso di impianti alimentati con gas avente densità relativa superiore a 0,8, gli apparecchi devono distare non meno di 2 m da:
- cavità, depressioni, canalizzazioni drenanti, pozzetti, tombini, caditoie e simili se non sifonati;
- aperture comunicanti con locali aventi pavimento al disotto del piano di campagna;
- bocche di lupo e scannafossi".
Invece per installazioni degli impianti all'interno degli edifici il paragrafo 4.2.1.7 della norma afferma:
È vietata l'installazione di apparecchi alimentati con gas aventi densità relativa maggiore di 0,8 in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna. Se il profilo altimetrico del piano di campagna è obliquo rispetto al pavimento del locale ed in parte è inferiore al pavimento, l'installazione è consentita nel caso in cui le aperture di aerazione o i dispositivi per l'aerabilità (porte o portefinestre) siano rivolte verso il piano di campagna più basso.
È vietato installare apparecchi alimentati con gas aventi densità relativa maggiore di 0,8 in locali con pavimento al di sopra del piano di campagna, ma comunicanti (anche tramite scale o rampe) con locali aventi pavimento al di sotto del piano di campagna, fatto salvo il caso in cui siano rispettate tutte le seguenti condizioni:
- il locale di installazione sia aerato;
- la soglia tra il locale di installazione e gli altri locali sia rialzata di almeno 15 cm rispetto al filo inferiore dell'apertura di aerazione;
- l'apertura di aerazione consenta di evacuare eventuali dispersioni di gas verso l'esterno;
- l'ambiente esterno non presenti, entro 1 ,5 m dall'apertura di aerazione, ostacoli (esempio: muri, terrapieni), caditoie, finestre, aperture di ventilazione o griglie.
L'intento della norma è chiaro: evitare che l'accidentale fuoriuscita di gas possa stagnare in luoghi al di sotto del piano campagna, senza la possibilità di essere dispersa all'esterno degli edifici.
Si ricorda che il GPL è un gas più pesante dell'aria e la sua pericolosità è proprio dovuta al fatto che tende a ristagnare nei locali e fa fatica a disperdersi nell'ambiente.