Nella seduta di venerdì 17 dicembre, la Commissione degli esperti, prevista dall’articolo 9-bis, comma 8, del decreto legge n. 50/2017, ha dato parere positivo all’approvazione di 88 nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale, con le relative territorialità specifiche, applicabili a partire dal 2021. Gli Isa “promossi” rappresentano le evoluzioni dei precedenti approvati a dicembre del 2019.
La Commissione, nell’occasione, ha esaminato una serie di argomenti riguardanti:
- l’aggiornamento biennale degli Indici sintetici di affidabilità fiscale in applicazione a partire dal periodo d’imposta 2021
- il piano degli Isa da sottoporre a revisione per il 2022
- l’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività straordinarie Covid-19 poste in essere per l’individuazione di appositi interventi sugli Isa in applicazione per il periodo d’imposta 2021 e per la previsione di ulteriori eventuali ipotesi di cause di esclusione.
Per quanto riguarda il primo punto la commissione ha espresso un sostanziale parere favorevole per gli 88 indici e per le relative territorialità.
Più precisamente, tra gli esperti è emersa l’esigenza di manifestare un parere favorevole condizionato, ossia un giudizio positivo rispetto all’impianto metodologico proposto, in attesa di conoscere più in dettaglio i ritorni delle analisi sui dati dichiarativi dello scorso anno e di verificare l’impianto delle misure straordinarie in corso di elaborazione per tener conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.
Si tratta di una soluzione non nuova rispetto ai lavori della commissione. Già in precedenti occasioni (ad esempio con la congiuntura economica del 2009) fu sperimentata una soluzione simile per consentire lo svolgimento delle attività di analisi, rimandando al momento della presentazione dei correttivi definitivi un giudizio finale da parte delle organizzazioni di categoria.
Si ricorda che tale parere, da intendersi obbligatorio e non vincolante, è fornito sulla base di quanto previsto dal citato comma 8 dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017: “La commissione è sentita nella fase di elaborazione e, prima dell’approvazione e della pubblicazione di ciascun indice, esprime il proprio parere sull’idoneità dello stesso a rappresentare la realtà cui si riferisce nonché sulle attività economiche per le quali devono essere elaborati gli indici”.
Il decreto che approverà ufficialmente gli 88 Isa in applicazione dal periodo d’imposta 2021 dovrebbe essere emanato, per effetto della proroga disposta dall’articolo 148 del decreto legge n. 34/2020 (decreto “Rilancio”), entro il 31 marzo 2022, in luogo del 31 dicembre 2021, come originariamente previsto dal comma 2, dell’articolo 9-bis, ferma restando la possibilità che lo stesso veda la luce con anticipo rispetto al termine fissato dalla proroga (come è avvenuto con il decreto di approvazione degli Isa per il periodo d’imposta 2020, che è stato emanato il 2 febbraio di quest’anno).
Gli indici approvati, è inteso, rappresenteranno solamente la base di partenza su cui costruire la versione definitiva per la dichiarazione 2022 che, analogamente allo scorso anno, sarà integrata dai correttivi elaborati per intercettare gli effetti straordinari della crisi economica causata dalla pandemia.
Gli 88 Isa che hanno ricevuto il parere favorevole riguardano 31 indici afferenti le attività del commercio, 18 indici relativi alle attività professionali, 24 indici dell’area dei servizi e 15 del comparto delle manifatture che interessano, nel complesso, circa 1.761.000 contribuenti.
Nella stessa riunione è arrivato il via libera al programma di aggiornamento di 87 Isa in applicazione dal periodo d’imposta 2022.
Si tratta, in questo caso, di 21 indici afferenti le attività del commercio, 5 indici relativi alle attività professionali, 37 indici dell’area dei servizi, 22 del comparto delle manifatture e 2 indici relativi al comparto dell’agricoltura che interessano, questa volta, circa un milione di contribuenti.
Nel corso della seduta è stato infine illustrato lo stato di avanzamento delle attività relative all’individuazione di interventi di natura straordinaria (cosiddetti correttivi Covid) da effettuare sui 175 indici in applicazione per il periodo d’imposta in corso, con lo scopo di tener conto della crisi economica conseguente alla situazione di emergenza epidemiologica verificatasi anche nel 2021.
Al riguardo, si rammenta che l’articolo 148 decreto “Rilancio” ha disposto che, per l’applicazione degli Isa per i periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2020 e 2021, la società Sose definisca specifiche metodologie basate su analisi ed elaborazioni, al fine di valutare gli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all'emergenza sanitaria causata dalla diffusione coronavirus, nonché di prevedere ulteriori ipotesi di esclusione dell’applicabilità degli Isa.
Tali interventi ripercorreranno, in buona sostanza, quelli già individuati per lo scorso anno.
In particolare, sono allo studio le seguenti tipologie di interventi straordinari:
- modifica degli indicatori elementari di affidabilità definiti tramite “stime panel” (ricavi/compensi per addetto; valore aggiunto per addetto; reddito per addetto)
- modifica degli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia definiti da “soglie economiche di riferimento” (durata delle scorte; analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti, copertura delle spese per dipendente, eccetera).
Anche per il periodo d’imposta 2021, l’applicazione degli Isa sarà dunque effettuata con il ricorso agli specifici interventi correttivi per tener conto della crisi economica conseguente alla situazione di emergenza epidemiologica, che integreranno sia gli 88 Isa in approvazione con il prossimo decreto che gli 87 non revisionati.
L’approvazione di tali interventi con decreto ministeriale potrà avvenire entro il 30 aprile 2022, in base alla proroga disposta dal medesimo articolo 148 del Dl n. 34/2020.
Riguardo al tema delle cause di esclusione legate al Covid, è stata anticipata alla commissione l’ipotesi di confermare, anche per il periodo d’imposta 2021, l’esclusione dell’applicazione degli Isa nei confronti dei contribuenti che hanno subito una diminuzione dei ricavi ovvero dei compensi di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2021 rispetto al periodo d’imposta 2019.
Tale ipotesi potrà, comunque, essere integrata in seguito, con la decisione di escludere specifiche categorie economiche, qualora dalle analisi in corso, emerga l’evidenza di particolari situazioni di difficoltà economica per determinati settori di attività.
Per il periodo d’imposta 2020, si ricorda che il Dm 2 febbraio 2021 aveva fissato tre specifiche ipotesi di cause di esclusione dall’applicazione degli indici, che riguardavano i soggetti:
1. che avevano subito una diminuzione dei ricavi ovvero dei compensi di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2020 rispetto al periodo d’imposta precedente
2. che avevano aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019
3. che esercitavano le attività economiche individuate in un apposito elenco allegato allo schema di decreto, interessate da una reiterata sospensione dell’esercizio dell’attività, per effetto di provvedimento conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.