Nella riunione del 16 settembre scorso il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo (in allegato) che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, di recepimento della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, e della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
Il testo, che il Parlamento dovrà esaminare per il parere, contiene una serie di modifiche alla Parte IV del decreto legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale), volte a garantire un coordinamento e una coerenza normativa in seguito alle modifiche e alle abrogazioni che nel corso degli ultimi due anni hanno interessato il Codice dell’ambiente e prevede, tra l’altro, incentivi all’autocompostaggio e al compostaggio di comunità per i rifiuti organici, garantendo alle utenze la riduzione della tariffa dovuta per la gestione dei rifiuti urbani, includendo materiali quali carta e legno.
Tra le novità, vengono classificati come urbani (ai sensi dell'art. 184, comma 1, del dlgs n. 152/2006) i rifiuti edili “casalinghi” prodotti da piccole attività di manutenzione, di costruzione e demolizione “fai da te”, i quali vengono esclusi dall'ambito dei rifiuti speciali e potranno continuare ad essere conferiti presso i centri di raccolta comunali, in linea con il DM 8 aprile 2008.
IN ALLEGATO il nuovo decreto legislativo.