Nella riunione di giovedì 28 dicembre 2023, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il decreto-legge ad hoc “salva Superbonus” che introduce misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del Decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77).
“Nessun cittadino onesto sarà penalizzato”, ha dichiarato il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, “perché lo Stato mantiene i propri impegni. Grazie all'iniziativa e alla determinazione di Forza Italia è stato infatti raggiunto un accordo sui bonus edilizi. Con apposito decreto del Consiglio dei ministri continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per tutti coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12. Il bonus edilizio al 110% resterà comunque in vigore per coloro che hanno reddito basso e non hanno completato i lavori”, conclude Barelli.
“Bene la tutela dei meno abbienti ma i meccanismi previsti non risolvono il caos nei condomini”, ha commentato la Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio.
110% per tutti i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023
Il decreto-legge prevede, in relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul Superbonus 110%, che sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023.
70% per le opere ancora da effettuare a partire dal 1° gennaio 2024
Per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali - aliquota al 70% - previste a legislazione vigente.
Tutelati i cittadini a basso reddito che non hanno completato i lavori
Al fine di tutelare i cittadini con i redditi più bassi e di consentire la conclusione dei cantieri Superbonus 110% che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
Stop cessione credito demolizione e ricostruzione in zone sismiche 1-2-3
A partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.
Stretta sul bonus barriere architettoniche
A tutela delle persone con disabilità e al fine di evitare l’uso improprio dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, si limita il novero degli interventi sottoposti all’agevolazione e i casi per i quali continua a essere previsto sconto in fattura e cessione del credito. Inoltre, sarà necessaria un’apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”.