È Jennifer Siegal la vincitrice della quarta edizione dell'arcVision Prize - Women and Architecture, premio internazionale di architettura al femminile istituito da Italcementi. Il premio è stato assegnato all'unanimità dalla giuria, che l'ha definita “una pioniera coraggiosa nella ricerca e sviluppo di sistemi costruttivi prefabbricati, a prezzi contenuti per utenti e aree di intervento disagiati, in grado di ideare e costruire soluzioni efficaci e pratiche e un nuovo linguaggio per una tipologia abitativa mobile e a basso costo”.
L’assegnazione del Premio è avvenuta giovedì 7 aprile presso il Teatro dell'Arte della Triennale di Milano, in occasione del ritorno della XXI Esposizione Internazionale della Triennale, per sottolineare il legame tra arcVision, la rivista del Gruppo Italcementi e il mondo internazionale dell'architettura.
GIURIA. La progettista americana, nata nel 1965, è stata scelta dopo due giorni di lavori e confronto dalla Giuria composta anche quest’anno da professioniste sia in ambito architettonico che socio-economico: Shaikha Al Maskari (membro del Consiglio Direttivo dell'Arab International Women's Forum-AIWF), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Odile Decq (titolare dello studio di architettura Odile Decq), Yvonne Farrell (socia fondatrice dello studio di architettura Grafton Architects), Daniela Hamaui (giornalista), Louisa Hutton (socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton), Suhasini Mani Ratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana), Samia Nkrumah (presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Benedetta Tagliabue (titolare dello studio d’architettura Miralles Tagliabue EMBT), Martha Thorne (direttore Pritzker Prize).
PROTAGONISTE. Per Jennifer Siegal fondare lo studio Office of Mobile Design (nel 1998) è stata la diretta conseguenza dell'interesse per gli spazi “transitori”. La sua attività si concentra infatti sulla realizzazione di strutture mobili, smontabili e riposizionabili, basata sulla ricerca di un nuovo tipo di prefabbricazione, che usa processi industriali per dare vita a edifici più efficienti e agili: che in qualche caso prevedono anche l'impiego di ruote come elemento capace di rendere l'architettura più fruibile e letteralmente dinamica. Siegal si è confrontata con questi temi sia attraverso spazi pubblici per l’educazione che lavorando sul tema dell’abitazione: nella Saetrain Residence a Los Angeles, per esempio, realizza un dinamico spazio abitato partendo dall'uso di semplici container standard. La vincitrice, presente alla premiazione, all’annuncio del premio ha dichiarato:
Ricevere l'arcVision Prize è certamente il punto più importante della mia carriera e probabilmente è un momento molto più grande di me. Vorrei condividerlo con le donne che mi sono accanto – e dedicarlo alle donne che nel corso degli anni hanno tracciato il percorso creando uno spazio in cui tutte siamo ormai riconosciute per il nostro lavoro. Ringrazio il comitato di selezione e la giuria; grazie per l'impatto che questo premio avrà sulle future generazioni di donne architetto. La Giuria ha inoltre assegnato menzioni d’onore a Pat Hanson (Canada), Elisa Valero Ramos (Spagna) e Cazú Zegers (Cile).