Venerdì 6 marzo 2015, presso il Kilometro Rosso Science and Technology Park di Bergamo, verrà proclamata la vincitrice dell'arcVision Prize 2015, istituito da Italcementi per valorizzare la figura della donna nel settore dell'architettura.
La giuria di dieci persone è tutta al femminile e composta per la metà da architetti e per il resto da figure di spicco nelle rispettive professioni: oltre all'architetto Odile Decq, troviamo Martha Thorne (direttore del Pritzker Prize), Benedetta Tagliabue (titolare dello studio Miralles Tagliabue), Samia Nkrumah (president del centro Panafricano Kwane Nkrumah), Suhasini Mani Ratnam (attrice, produttrice e scrittrice africana), Louisa Hutton (socia fondatrice dello studio Sauerbruch Hutton), Yvonne Farrell (cofondatrice dello studio Grafton Architects), Daria Bignardi (scrittrice e giornalista), Vera Baboun (sindaco di Betlemme), Shaikha Al Maskari (membro del consiglio direttivo dell'Arab International Women).
L’arcVision Prize – afferma Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italcementi – vuole premiare idee e progetti innovativi, sostenibili e sociali, orientati alla bellezza e alla funzionalità del costruire e dell’abitare. Il premio vuole portare in primo piano quella visione ‘femminile’ dell’architettura capace di coniugare tecnologia e ambiente, materiali e forma, stile ed efficienza nella rigenerazione delle città e del territorio.
IN ALLEGATO UNA BREVE PRESENTAZIONE DELLE 21 CANDIDATE