Gli ascensoristi della CNA Installazione Impianti si rivolgono al Governo chiedendo:
- la digitalizzazione degli archivi relativi a montacarichi e ascensori
- L’estensione delle detrazioni all’installazione di montacarichi e ascensori
Lo scopo è garantire la maggiore sicurezza e fruibilità possibile per quello che può essere definito un “mezzo di trasporto” utilizzato da circa 45 milioni di persone al giorno. Secondo il Rapporto congiunturale CNA-CRESME sull’installazione degli impianti negli edifici, gli impianti di sollevamento in attività sono poco più di 1 milione e fanno dell’Italia il secondo paese al mondo, dopo la Cina, per numero di impianti installati. Circa l’81% degli impianti di sollevamento è collocato in edifici a uso civile, mentre gli ascensori installati in edifici non residenziali sono poco più di 185.000.
Le proposte che abbiamo presentato – afferma Graziana Cascone, portavoce degli ascensoristi CNA - prevedono la digitalizzazione di tutti i dati e documenti elettronici relativi agli impianti di sollevamento, tramite la costituzione di una piattaforma digitale finalizzata a favorire la conoscenza e l’utilizzo del patrimonio informativo, e la condivisione dei dati tra tutti i soggetti che abbiano diritto ad accedervi ai fini della semplificazione degli adempimenti amministrativi dei cittadini e delle imprese del settore. Abbiamo anche chiesto che le detrazioni attualmente previste per gli interventi di efficientamento energetico e di miglioramento della sicurezza degli impianti siano estese anche per l’installazione di ascensori e montacarichi.
Già oggi, d’altronde, l’art. 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi prevede interventi “finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità”.