Fisco

Asseverazione tardiva per immobili siti in zona sismica 1: niente Sismabonus

Il Sismabonus è perso se l’asseverazione del tecnico non è presentata al momento della richiesta del titolo abilitativo urbanistico presso lo sportello unico competente

giovedì 6 agosto 2020 - Redazione Build News

1_a_b_a-agenzia-entrate-j-k

Non hanno diritto alla fruizione del sismabonus gli acquirenti delle unità immobiliari che risulteranno dalla demolizione e ricostruzione di tre fabbricati. La società che realizzerà i lavori e alienerà gli immobili non ha, infatti, presentato la prevista asseverazione del tecnico al momento della richiesta del titolo abilitativo urbanistico. Con la risposta n. 244 del 5 agosto 2020, l’Agenzia delle entrate torna sui requisiti oggettivi e sulla documentazione necessaria per accedere all’agevolazione disciplinata dall’articolo 16, comma 1-septies, del Dl n. 63/2013.

Nel caso in esame, la società istante, nel comunicare l’intenzione di realizzare, in un territorio classificato in zona sismica 1, un progetto di demolizione e ricostruzione di tre fabbricati a destinazione residenziale con aumento di cubatura (permesso dal regolamento comunale), pone due quesiti. Con il primo vuole sapere se l’incremento volumetrico sia di ostacolo al godimento del beneficio, con il secondo se le autorizzazioni all’avvio dei lavori sullo stesso lotto (la Scia per la demolizione dei fabbricati e manufatti esistenti e il permesso a costruire) siano anch’esse un problema per l’accesso al sismabonus, da parte dei futuri acquirenti delle unità immobiliari. In tutto ciò, e questo sì che è il vero nodo della questione, non ha ancora presentato l’asseverazione del direttore dei lavori, di cui all'articolo 3 del Dm n. 58/2017.

In relazione al primo punto, l’amministrazione ricorda che la disposizione normativa prevede, per gli acquirenti, la possibilità di fruire della detrazione fiscale anche per gli interventi realizzati "mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, allo scopo di ridurne il rischio sismico, anche con variazione volumetrica rispetto all'edificio preesistente", quando le disposizioni normative urbanistiche in vigore permettano tale variazione (cfr. circolare n. 13/2019). Esattamente come nel caso prospettato.

Diverso il discorso in materia di documentazione. Per capire quale sia quella indispensabile, per l’Agenzia è necessario fare esclusivo riferimento alle linee guida, per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, nonché alle modalità per l'attestazione, da parte dei professionisti abilitati, dell'efficacia degli interventi effettuati, stabilite dal Dm del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 58/2017.

In particolare, l’articolo 3 del decreto, prevede, tra l’altro, che il progettista deve asseverare la classe di rischio dell'edificio prima dei lavori, evidenziando quella conseguibile dopo la realizzazione del progetto e tale attestazione deve essere allegata “alla segnalazione certificata di inizio attività o alla richiesta di permesso di costruire, al momento della presentazione allo sportello unico competente di cui all'articolo 5 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 per i successivi adempimenti, tempestivamente e comunque prima dell'inizio dei lavori”.

Dalla documentazione presentata e da quanto dichiarato dall'istante, ciò non è avvenuto, in quanto l’asseverazione non è stata presentata in sede di richiesta del titolo abilitativo urbanistico presso lo sportello unico competente. Quindi, il sismabonus è perso. (fonte: Fisco Oggi)

In allegato la risposta n. 244 del 5 agosto 2020

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Fisco copertina articolo
Quale deve essere la distanza della canna fumaria dal confine di proprietà?

Le bocche dei camini devono essere posizionate in modo tale da consentire...

Fisco copertina articolo
Camini e canne fumarie, perché tutti questi incendi?

Negli edifici ristrutturati gli incendi dei tetti ventilati sono aumentati di numero....

Dello stesso autore