Si è svolto oggi 14 marzo, nell’ambito di Mostra Convegno Expocomfort, l’incontro dedicato alla presentazione dei risultati dell’indagine statistica di Assoclima sul mercato dei componenti per sistemi di climatizzazione nell’anno 2017.
“Per il terzo anno consecutivo prevale il segno positivo nelle nostre rilevazioni statistiche” è il commento introduttivo di Roberto Saccone, Presidente di Assoclima Costruttori Sistemi di Climatizzazione.
La rilevazione, alla quale hanno partecipato 46 aziende, ha mostrato rispetto al 2016, anno in cui si era verificata una significativa ripresa del settore, un leggero incremento della produzione nazionale (+1,8%), principalmente grazie a pompe di calore, unità di trattamento aria e ventilconvettori, e una minima riduzione (-1,5%) del mercato Italia, che nel 2017 ha raggiunto il valore di 1.362.980.000 Euro.
L’indagine statistica di Assoclima prende in considerazione i dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia di climatizzatori monoblocco, monosplit e multisplit, sistemi VRF, roof top, unità di trattamento aria, gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e ad acqua, pompe di calore, unità terminali e aerotermi.
Durante l’incontro sono stati commentati dai responsabili commerciali e marketing di alcune delle principali aziende del settore i dati relativi alle famiglie di prodotti che hanno maggiore incidenza in termini di fatturato e di rappresentatività del mercato.
TREND POSITIVO PER QUASI TUTTE LE TIPOLOGIE. L’indagine ha rilevato un trend positivo per quasi tutte le tipologie di prodotti. Fa eccezione il comparto dei sistemi monosplit (-8% a valore e -12% a quantità) e multisplit (-16% a valore e -15% a quantità). “L’onda di calore arrivata nel luglio 2015 aveva impattato positivamente sui risultati del 2016, facendo registrare per questo comparto incrementi complessivi del 49% a volume e del 36% a valore. – ha commentato Antonio Galante di Toshiba – Il 2017, pur manifestando un leggero decremento rispetto al 2016, si posiziona comunque in crescita rispetto al 2015. E’ interessante notare che per i monosplit, a fronte di una diminuzione dei volumi di vendita, non si è assistito a una diminuzione del prezzo medio.”
E’ invece proseguita anche nel 2017 la crescita dei sistemi VRF (+6% a valore e +6% a quantità), guidata principalmente dal settore light commercial, e dei condizionatori roof top con +6% a valore e +3% a quantità. “I sistemi VRF mostrano un incremento per il terzo anno consecutivo, ritornando così ai valori degli anni pre-crisi. – ha evidenziato Stefania Bracco di Daikin – Si tratta di una tecnologia ormai affermata che ha lambito alcuni territori limitrofi, che vanno dai multisplit ai minichiller, sfociando anche in applicazioni di tipo residenziale senza però subirne l’effetto stagionale.”
Nel 2017 segno positivo anche per le apparecchiature idroniche con condensazione ad aria, che rappresentano il 55% della produzione nazionale e si confermano un prodotto ad elevato tasso di crescita: +8% a valore e +14% a quantità. Tra gli apparecchi idronici, la migliore performance è quella degli apparecchi con potenze inferiori a 17 kW, cresciuti del 22% a valore e a quantità. “In questo segmento – ha commentato Luigi Zucchi di Aermec – sono in atto fenomeni molto interessanti: il mercato Italia nella fascia fino a 17 kW è per il 94% dominato dai sistemi a pompa di calore; di fatto c’è stato il progressivo annullamento delle macchine solo freddo. Inoltre, il 75% del venduto in Italia viene prodotto all’estero. Sono aspetti su cui riflettere perché hanno risvolti produttivi importanti.”
“Se per le potenze inferiori a 17 kW parliamo di predominio, – ha aggiunto Paolo Bussolotto di Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems – per le taglie superiori rileviamo un’affermazione delle pompe di calore. Un altro aspetto da evidenziare è il crescente utilizzo dell’inverter nelle macchine condensate ad aria. In sintesi, è un mercato che si sta sempre più qualificando.”
In controtendenza il comparto delle apparecchiature idroniche con condensazione ad acqua, che nel 2017 segna un risultato negativo nella produzione (-5%), recuperando però in termini di fatturato (+6%).
Per quanto riguarda i ventilconvettori, il 2017 è stato un anno di crescita (+7% a valore e +5% a quantità). “Fino al 2014 il mercato dei ventilconvettori è diminuito, nel 2015 ci sono stati i primi segnali di inversione di tendenza e l’anno scorso la richiesta di questo prodotto ha ricominciato a crescere. – ha dichiarato Luca Binaghi di Sabiana – Tra le motivazioni della crescita indicherei una ripresa delle sostituzioni e, nelle nuove costruzioni del terziario, un incremento generale degli investimenti sulla climatizzazione, ma con un riconoscimento del valore degli impianti idronici.”
Dario Neri di Eurapo ha infine evidenziato che “nel 2017 è cresciuta anche l’esportazione di ventilconvettori. Il mercato estero si sta riprendendo a macchia di leopardo, ci sono zone in cui c’è un grosso fermento e altre in cui ce n’è meno. Possiamo sicuramente parlare di segnali positivi ma siamo ancora lontani dal poter affermare che questo segmento, almeno per quanto riguarda l’export, ha ripreso a correre come nel passato.”