A fine dicembre l’Arera ha comunicato che, grazie al calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici e all’attuazione degli interventi del Governo per l’azzeramento degli oneri generali di sistema per le utenze domestiche, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo nel mercato tutelato, per i primi tre mesi del 2023, si ridurrà del 19,5% (LEGGI TUTTO).
È una prima buona notizia alla quale speriamo ne seguano presto altre. – dichiara il Presidente di Assoclima, Luca Binaghi – Il 2023 può essere l’anno del salto di qualità: sono trascorsi diversi mesi dalla pubblicazione del piano REPowerEU ed è ora necessario accelerare per creare le migliori condizioni, sia di mercato sia a livello infrastrutturale, affinché una delle tecnologie principali per la decarbonizzazione – la pompa di calore elettrica – possa pienamente contribuire a centrare gli ambiziosi obiettivi previsti dal REPowerEU. Chiediamo quindi che venga completata al più presto la revisione delle tariffe elettriche, svincolandole dai prezzi dei combustibili fossili; vengano azzerati gli oneri generali di sistema anche per le utenze non domestiche con potenza disponibile superiore a 16,5 kW; si prosegua con la progressiva fiscalizzazione di alcune tipologie di oneri generali di sistema come già fatto con gli oneri nucleari e le misure di compensazione territoriale nell’ultima Legge di Bilancio, auspicando tuttavia un beneficio più tangibile per gli utenti finali.
È altrettanto necessario – aggiunge Fernando Pettorossi, Capo Gruppo italiano Pompe di calore Assoclima – iniziare un percorso di modifica delle abitudini dei cittadini e creare un mutamento sociale verso la consapevolezza della sostenibilità, per questo motivo chiediamo anche l’introduzione di tariffe elettriche che incoraggino gli utenti ad adottare sistemi a pompa di calore intelligenti, ovvero in grado di interagire con la rete in ottica demand-response, garantendo flessibilità e consentendo di ottimizzare il carico sulle infrastrutture.