Il GSE ha pubblicato il Rapporto annuale sulle aste di quote europee di emissione (2015), che offre un’analisi quantitativa e qualitativa dei risultati delle aste “primarie” di quote CO2 registrati nel 2015 su tutte le piattaforme d’asta primarie attive in Europa.
Il rapporto fornisce, inoltre, un’analisi comparata con il mercato secondario ed una disamina alla luce del dibattito sulla riforma dell’EU ETS a livello nazionale ed europeo.
COLLOCATE OLTRE 69 MILIONI DI QUOTE EUA. Durante tutto il 2015, l’Italia ha collocato sulla Piattaforma d’Asta Comune transitoria (t-CAP) gestita da EEX oltre 69 milioni di quote EUA valevoli per il periodo 2013-2020, ricavando oltre 527 milioni di euro, pari al 11% delle risorse generate dalle aste di quote EUA nel 2015. L’Italia ha inoltre collocato sulla medesima piattaforma oltre 2 milioni di quote EUA A valevoli per il periodo 2013-2020, ricavando oltre 14 milioni di euro, pari al 12,3% delle risorse generate dalle aste di quote EUA A nel 2015.
Da novembre 2012 al 31 dicembre 2015, il GSE ha collocato circa 230 milioni di quote EUA (229.626.500 EUA), con un ricavo totale di oltre 1,3 miliardi di euro e 2,9 milioni di EUA A, con proventi per 19 milioni di euro.
ESITI DELLA CONFERENZA SUL CLIMA DI PARIGI. Il Rapporto prosegue nella disamina dei principali aspetti del sistema delle aste dell’EU ETS e degli elementi in ambito europeo ed internazionale che ne definiscono il contesto. In questa edizione è inoltre presente un aggiornamento sull’andamento del “mercato globale” delle emissioni e sulle sue evoluzioni a valle del terzo anno di aste europee. Il focus di approfondimento (“Speciale”) di questo numero offre invece una disamina sugli esiti della conferenza sul clima di Parigi, il relativo Accordo e i potenziali impatti sui meccanismi di mercato del carbonio.
Il documento risponde all’esigenza di un potenziamento dell’azione informativa a livello nazionale, a fronte dell’interesse dei referenti istituzionali e degli operatori italiani.