È praticamente pronto il piano per riformare i meccanismi delle aste sugli impianti rinnovabili voluto dal Ministero della Transizione Ecologica, guidato da Roberto Cingolani e che dovrebbe consentire al nostro Paese di raggiungere i target definiti a livello europeo con il pacchetto “Fit for 55”. In particolare da qui al 2030 l’Italia dovrà dotarsi di una nuova capacità installata di 60 gigawatt, di cui almeno 43 GW da fotovoltaico e almeno 12 GW da eolico.
Il Sole24Ore anticipa oggi quello che è lo schema del decreto legislativo di attuazione della direttiva Red II e che ora passa all’esame delle commissioni parlamentari competenti nonché della Conferenza unificata.
Nuovi meccanismi di asta
In sintesi i contenuti del decreto prevedono una programmazione di lungo termine su base quinquennale con frequenza continua (almeno 3 sessioni all’anno) e l’eliminazione dei registri per piccoli impianti competitivi fino a 1 megawatt. Per quelli più grandi è invece prevista una semplificazione delle garanzie sotto forma di fideiussioni.
Su richiesta del proponente, in parallelo all’iter autorizzativo sarà possibile l’esame da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse) in modo da accelerare i tempi e ridurre i contenziosi, vera spina nel fianco in questi anni. Inoltre sono previsti incentivi orientati all’autoconsumo e ai modelli che fanno ricorso allo storage, anche centralizzato, nonché sostegni ad hoc per gli impianti con potenza fino a 1 megawatt inseriti in comunità energetiche. Per le altre rinnovabili la roadmap prevede una nuova potenza in esercizio da qui al 2030 tramite aste sarà pari a 3 GW e comprende bioenergie (soprattutto biogas) idro, geo e altre fonti.
Nella prima fase si potrà contare sulla proroga delle aste Fer 1, cui si affiancheranno poi i nuovi bandi. Nella seconda fase si potrà quindi accelerare grazie alla definizione delle aree idonee e alla semplificazione delle autorizzazioni per nuovi impianti e siti esistenti.
Per tutto questo vengono in aiuto le risorse messe a disposizione del PNRR: sul fronte fotovoltaico saranno ammessi impianti cosiddetti agrivoltaici mentre su quello eolico il vettore principale sarà rappresentato dallo sviluppo industriale di impianti eolici offshore. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello schema di decreto legislativo è prevista entro novembre, dopo l’adozione definitiva da parte del Cdm. Da quel momento entro 180 giorni sarà definita la nuova regolamentazione delle aste.
Franco Metta