Giungono alla fase dell’inchiesta pubblica finale due progetti di norma elaborati dal CTI (Comitato Termotecnico Italiano, federato all'UNI). L’inchiesta - partita il 20 novembre scorso - scadrà il 16 gennaio 2018.
Il primo progetto E0203E800 “Attrezzature a pressione - Valutazione dello stato di conservazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione a seguito del degrado strutturale e metallurgico da esercizio dei materiali” ha lo scopo di definire le modalità per valutare lo stato di conservazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione in esercizio relativamente al degrado metallurgico del materiale. Il documento, che tratta i meccanismi di danno a evoluzione normalmente lenta i cui effetti non risultano rilevabili all’esame visivo, riporta un elenco di riferimento dei meccanismi di danno potenzialmente attivi sulle attrezzature con la descrizione qualitativa del fenomeno di danno e l’indicazione delle possibili metodologie di misura e di controllo.
UNI1602718 fornisce invece indicazioni e linee guida per la progettazione e la costruzione di forni chimici, petrolchimici e di raffinazione, al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dalla pressione e dalla temperatura, come prescritto dalla direttiva 2014/68/UE.
Dal titolo “Attrezzature e insiemi a pressione: progettazione e costruzione di forni chimici, petrolchimici e di raffinazione”, il progetto si applica ai forni chimici, petrolchimici e di raffinazione con una pressione massima ammissibile superiore a 0,5 bar, rientranti nel campo di applicazione della PED. Il documento include anche raccomandazioni per la supervisione e la sorveglianza durante l’esercizio.
Per contenuto, completezza e innovazione, il lavoro si pone l’obiettivo di colmare una carenza normativa nel panorama delle norme armonizzate di prodotto in ambito PED.
La futura norma tratta gli aspetti tecnici relativi a progettazione, scelta dei materiali, costruzione, dispositivi di protezione e regolazione, marcatura CE e alcune indicazioni sui contenuti minimi del manuale di istruzioni ai fini della sorveglianza dei forni chimici, petrolchimici e di raffinazione.