“Lo scorso giugno si è tenuta la riunione plenaria della commissione CT 223 “Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione” del CTI, nel corso della quale si sono gettate le basi del programma che impegnerà i diversi gruppi di lavoro nei prossimi mesi. Tra necessità di revisione di norme in vigore e proposte di nuovi lavori la commissione sarà chiamata a elaborare ben 9 progetti, di cui forniamo qui una sintesi, suddivisa per i 4 gruppi di lavoro.
Dispositivi di protezione contro le sovrapressioni (GLM 1 - Gruppo misto CTI/UNI)
Questo GL, gestito in forma congiunta in collaborazione con la Commissione Valvole industriali dell’UNI, si occupa della normazione nazionale di valvole di sicurezza e dischi di rottura e rappresenta anche il mirror group italiano dell’ISO/TC 185 “Safety devices for protection against excessive pressure”. Il gruppo è al momento impegnato in un lavoro già avviato e, a seguire, si dedicherà a tre nuovi progetti. In particolare:
- Nuova norma UNI xxxxx "Prove di tipo per la valutazione delle prestazioni delle valvole di sicurezza per la protezione contro le sovrapressioni". Il progetto è in fase di finalizzazione da parte del GL e a breve sarà avviato alla procedura di inchiesta interna CTI e a seguire all’inchiesta pubblica UNI;
- Revisione UNI 10197:1993 “Banchi di taratura per valvole di sicurezza. Requisiti generali”. La norma sarà oggetto di revisione con l’obiettivo di includere le procedure per la taratura con liquidi, oltre che per individuare una metodologia condivisa per l’esecuzione della taratura;
- Revisione UNI 10198:1993 “Banchi di prova di rottura a temperatura ambiente dei dispositivi a frattura prestabilita (dischi di rottura). Requisiti generali”. Anche questa norma sarà revisionata per tenere conto della prova di rottura con liquidi;
- Revisione UNI 11513:2013 “Verifica in esercizio della taratura valvole di sicurezza mediante martinetti”. La norma dovrà essere rivista per considerare l’applicazione di martinetti azionati da motore elettrico con sistema epicicloidale.
Esercizio dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata (GL 2)
Il gruppo di lavoro negli ultimi due anni è stato impegnato nell’elaborazione delle due specifiche tecniche UNI/TS 11325, parte 3 e parte 10, che trattano la sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata. La prima (che revisiona l’edizione del 2010) riguarda i generatori che rientrano nel campo di applicazione del D.M. n. 329/2004, mentre la seconda si occupa di quei generatori che non rientrano nel campo di applicazione della parte 3 e che quindi, essendo di limitata potenzialità, pressione e temperatura, si caratterizzano per una minore pericolosità. Le due specifiche tecniche sono state pubblicate nel 2018.
Inoltre un lavoro appena concluso, che sarà pubblicato a breve, ha come oggetto un rapporto tecnico (UNI/TR) che fornisce i requisiti dei locali destinati al posizionamento di generatori di vapore e/o acqua surriscaldata e delle attrezzature accessorie. Per completare il quadro normativo relativo ai generatori di vapore e/o acqua surriscaldata il GL ha in programma di avviare a breve i lavori di una nuova norma: “Valutazione dello stato di conservazione ed efficienza dei generatori di vapore in esercizio ai fini delle verifiche periodiche”: la norma avrà un’impostazione analoga alla UNI/TS 11325-1 sulle tubazioni, ma sarà dedicata ai generatori di vapore e/o acqua surriscaldata.
Esercizio e verifiche attrezzature/insiemi a pressione (GL 3)
È stata pubblicata nel 2018 la UNI 11325-12 che descrive le procedure generali per le verifiche periodiche di attrezzature e insiemi a pressione regolate dal D.M. n. 329/2004, illustrando le attività previste ai fini della verifica, distinte in verifica di funzionamento, verifica di integrità e visita interna. Due sono i progetti futuri che coinvolgeranno questo gruppo di lavoro:
- Revisione UNI/TS 11325-1:2009 "Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione Parte 1: Valutazione dello stato di conservazione ed efficienza delle tubazioni in esercizio ai fini delle verifiche periodiche". L’obiettivo è quello di estendere il campo di applicazione alla riqualificazione periodica delle tubazioni che sono state oggetto di valutazione di conformità secondo la PED (a questo scopo si propone la modifica rispetto al titolo originario che prevede invece “Valutazione dello stato di conservazione ed efficienza delle tubazioni in esercizio ai fini della riqualificazione periodica d’integrità”); un ulteriore obiettivo sarà quello di adeguare la norma alle nuove tecniche di indagine e aggiornare i riferimenti normativi. Inoltre, in occasione della revisione, la specifica tecnica sarà convertita in norma UNI.
- Nuova norma "Valutazione dello stato di conservazione ed efficienza dei recipienti in esercizio ai fini delle verifiche periodiche": anche questo lavoro avrà un’impostazione analoga alla UNI/TS 11325-1 sulle tubazioni, ma sarà dedicata ai recipienti a pressione.
Monitoraggio delle installazioni a pressione (GL 4)
Dopo un periodo di inattività questo gruppo di lavoro sarà riavviato per elaborare due nuovi progetti:
- Nuova norma "Monitoraggio dei parametri di esercizio di attrezzature a pressione": i valori dei parametri oggetto di monitoraggio possono essere di valido supporto per valutazioni tecniche per l’ulteriore esercibilità dell’attrezzatura in presenza di effettivi o potenziali meccanismi di danneggiamento (es. corrosione, creep, fatica, ecc.). I processi di monitoraggio possono essere condotti in forma continua o discontinua, in manuale o in automatico con l’ausilio di apposita sensoristica digitale. L’elaborazione dei dati permette di esaminare andamenti e velocità dei fenomeni e pertanto formulare valutazioni a breve, medio e lungo periodo. La norma si dovrà occupare di fornire i requisiti dei sistemi di monitoraggio degli impianti finalizzati sia alla registrazione dei parametri operativi (temperatura e pressione) sia al calcolo on line di creep/fatica o uniformare i dati oggetto di monitoraggio in termini di dati, formati, ecc. o fornire requisiti minimi sull’affidabilità dei sistemi.
- Nuova norma "Utilizzo di metodologie non convenzionali ai fini dell’esecuzione delle verifiche periodiche": questo lavoro ha l’obiettivo di fornire agli operatori indicazioni di orientamento per l’utilizzo delle nuove metodologie di indagine, quali per esempio droni, robot, sistemi remotizzati, ecc.”
Giuseppe Pinna
pinna@cti2000.i
Articolo pubblicato su “Energia e dintorni - Il CTI informa” di giugno 2019