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Autoconsumo e fonti rinnovabili per ridurre le diseguaglianze: il punto al Festival della Sostenibilità 2019

Come raggiungere gli obiettivi 1 e 10 dell’Agenda delle Nazioni Unite al 2030. Se ne è parlato alla giornata promossa dal GSE, da ASviS, Alleanza per lo sviluppo sostenibile, e dal Forum Disuguaglianze Diversità

venerdì 24 maggio 2019 - Redazione Build News

Promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili non solo come risorsa ambientale, ma anche sociale, per garantire l'accesso ai beni di prima necessità come l'energia elettrica e ridurre così le diseguaglianze. Questo l'obiettivo della giornata promossa, all'interno del Festival della Sostenibilità 2019 di ASviS, dai Gruppi di Lavoro ASviS sui Goal 1 e 10, dal Forum Disuguaglianze Diversità e dal Gestore dei Servizi Energetici, società pubblica che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile attraverso l'incentivazione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Durante la giornata – dal titolo “Sconfiggere la povertà, ridurre le diseguaglianze", dedicata agli obiettivi 1 e 10 dell'Agenda delle Nazioni Unite 2030 – l'Amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta, ha presentato anche il progetto GSE Cara Sostenibilità, che intende supportare le Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione di progetti di efficientamento energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili, uniti alla formazione e a progetti di integrazione nelle strutture pubbliche che gestiscono situazioni di fragilità e disagio.

Oltre a questo, è stato affrontato il tema dell'autoconsumo, inteso come strada per garantire a tutte le fasce sociali l'accesso all'energia a basso costo. Moneta ha ricordato anche il progetto del Reddito Energetico che il GSE, in qualità di partner tecnico, ha sostenuto in Sardegna e ora anche in Puglia e che consente, attraverso una virtuosa partnership pubblico/privato, la fornitura di energia prodotta da impianti fotovoltaici installati sulle abitazioni di famiglie con reddito basso.

“Per realizzare la transizione energetica e centrare gli obiettivi previsti dalle Nazioni Unite al 2030, la prima cosa da fare è rimettere i cittadini al centro del nostro sistema energetico, includendo tutte le fasce sociali e soprattutto d'età, a partire dai bambini, i soggetti più vulnerabili e allo stesso tempo più interessati a un futuro a zero emissioni", ha sottolineato Roberto Moneta, ricordando come il GSE “vuole portare avanti una serie di iniziative orientate a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle tematiche dell'autoconsumo e della povertà energetica, dando la propria disponibilità a partecipare ad un Osservatorio ad hoc che, secondo le indicazioni provenienti dal MiSE, potrebbe essere coordinato proprio dalle società del gruppo GSE".

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