In tema di autoconsumo da Fer ed efficienza energetica l'Italia è a rischio di infrazione Ue.
A lanciare l'allarme è il M5S che ha presentato un'interrogazione al Senato (vedi qui sotto nell'allegato) sui Sistemi di distribuzione chiusi e i Seu.
“Se le cose non cambieranno immediatamente per migliaia di operatori si presenteranno guai seri, perché dal 30 settembre 2015 saranno costretti ad abbandonare le reti private interne per assumere energia direttamente dalla rete pubblica quali utenze virtuali”, spiegano i senatori pentastellati Gianni Girotto e Gianluca Castaldi, firmatari dell'interrogazione.
VIOLAZIONE DELLE NORMATIVE NAZIONALI E COMUNITARIE SUGLI SDC. “Si stanno violando le normative nazionali e comunitarie sugli Sdc (Sistemi di distribuzione chiusi)”, affermano nell'interrogazione. Diversamente da altri Stati europei, spiega una nota, oggi non è possibile produrre e cedere energia alle utenze vicine (condomini, villaggi, camping, centri commerciali, siti industriali, servizi condivisi) perché “gli operatori vengono orientati non da una norma primaria ma dalle Faq dell'Autorità, in cui si ribalta la norma, senza prevedere invece la possibilità di collegare un Seu ad un Sdc”.
L'Autorità, proseguono i senatori grillini, ha chiesto al Governo come comportarsi, non ricevendo però alcuna indicazione in merito. “Ecco perché oggi ci troviamo di fronte all'ennesimo pasticcio procedurale, che ci espone al rischio infrazione da parte di Bruxelles e non solo”.
La promozione e il sostegno della generazione distribuita tramite autoconsumo da fonte rinnovabile e l'efficienza energetica - conclude la nota - sono gli elementi essenziali per rafforzare la sicurezza energetica e raggiungere gli obbiettivi europei di riduzione delle emissioni per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici. E l'installazione di impianti sostenibili sui nuovi edifici non è solo consentita dalla norma europea, ma addirittura è un obbligo. Cosa aspetta Renzi fare chiarezza?
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