Nella riunione di ieri 11 luglio, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale la legge della Regione Sicilia n. 5 del 6 maggio 2019, recante “Individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”.
Secondo il Governo, alcune norme in materia di autorizzazione paesaggistica “eccedono dalle competenze attribuite alla Regione Siciliana dallo Statuto speciale di autonomia, violando la competenza legislativa riservata allo Stato in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio dagli artt. 9 e 117, comma secondo, lettera s), della Costituzione”.
Ricordiamo che la suddetta legge regionale siciliana n. 5/2019, in vigore dal 17 maggio scorso, ha inteso recepire l'articolo 13 del Dpr 13 febbraio 2017 n. 31 in materia di autorizzazione paesaggistica, in vigore dal 6 aprile 2017.
Il suddetto Dpr n. 31/2017 si applica subito nelle Regioni a statuto ordinario, mentre nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano deve essere attuato con specifico atto.