La Commissione europea ha deciso ieri di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea per violazione del diritto dell'Unione derivante dalla proroga di un contratto di concessione autostradale avvenuta senza previa indizione di una gara d'appalto.
“Le autorità italiane – spiega il comunicato della Commissione Ue - hanno prorogato di 18 anni un contratto di concessione di cui è titolare la Società Autostrada Tirrenica p.A. (SAT SpA), attualmente concessionaria della costruzione e gestione dell'autostrada A12 Civitavecchia-Livorno. Il contratto è stato rinnovato senza previa gara d'appalto. La Commissione ritiene che l'Italia sia venuta meno agli obblighi che le incombono in base alle norme UE in materia di appalti pubblici, in particolare in virtù della direttiva 2004/18/CE.”
Le norme dell'UE in materia di appalti pubblici “hanno lo scopo di garantire che tutti gli operatori economici abbiano pari possibilità di partecipare a una gara d'appalto e di aggiudicarsi un appalto. In base alle norme vigenti una nuova concessione può essere attribuita solo al termine di una procedura competitiva, ad eccezione dei casi specificamente regolamentati dal diritto dell'UE. Una proroga della durata equivale a una nuova concessione; di conseguenza prorogare la data di scadenza di un contratto di concessione autostradale senza previa indizione di una gara d'appalto non è in linea con il diritto dell'UE in quanto altre imprese potenzialmente interessate si vedono preclusa la possibilità di presentare un'offerta”.
La Commissione “aveva già espresso le sue obiezioni in un parere motivato dell'ottobre 2014, con il quale sollecitava l'Italia a porre fine alla violazione del diritto dell'UE. A seguito di serrate discussioni con le autorità italiane e considerato che le misure proposte da queste ultime non sanerebbero la violazione del diritto dell'UE, la Commissione ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia”.
Bruxelles ricorda che “la prima concessione per la costruzione dell'autostrada Livorno-Civitavecchia alla Società Autostrada Tirrenica p.A. (SAT S.p.A.) risale al 1969. Per vari motivi sono stati finora realizzati solo 56 dei 242 km previsti. La concessione è stata originariamente accordata per un periodo di 30 anni (fino al 1999). Da allora la concessione è stata prorogata due volte, rispettivamente fino al 2028 e al 2046, senza alcuna procedura competitiva.
Su questa questione la Commissione ha avviato nel 2009 una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia, chiusa però successivamente alla luce degli impegni delle autorità italiane. Nel 2014 è stata aperta una nuova procedura d'infrazione, dopoché la Commissione era venuta a conoscenza del fatto che l'Italia non aveva rispettato gli impegni assunti nel 2009. Al termine di ulteriori discussioni con le autorità italiane volte a risolvere il caso, la Commissione ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia”.
“Le concessioni autostradali”, osserva la Commissione europea, “sono un servizio pubblico strategico, che comporta ingenti investimenti con un impatto significativo sull'economia nazionale. La Commissione sta attualmente valutando una serie di altri contratti di concessione autostradale in Italia al fine di valutarne la compatibilità con le norme dell'UE. In materia di appalti, ciò che la Commissione intende in particolare chiarire nella maggior parte dei casi è se le concessioni, comprese le proroghe dei contratti in essere, siano attribuite mediante procedure di appalto aperte e competitive”.