Sul sito del Centro Studi del Consiglio nazionale degli Ingegneri è stato pubblicato il nuovo monitoraggio sui bandi di progettazione aggiornato a dicembre 2014.
Sono stati esclusi dal conteggio i bandi per ITC, per consulenze varie e per servizi per i quali non è previsto il riferimento al DM 143/2013 (ad esempio il RSPP).
Rispetto al recente passato, si registra una maggiore conformità dei bandi usciti nel mese di dicembre.
I DATI. Ad un anno esatto dall'entrata in vigore del DM.143/2013 "Regolamento recante determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria", in cui sono stati fissati i parametri per la determinazione del corrispettivo da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura e all'ingegneria, le stazioni appaltanti sembrano finalmente cominciare ad adeguarsi alla normativa. In base alla rilevazione del Centro studi CNI, infatti, nel mese di dicembre 2014 in quasi il 58% dei bandi i corrispettivi sono stati calcolati correttamente applicando i parametri contenuti nel DM.143/2013, laddove nel mese di novembre era "in regola" solo il 43,2% dei bandi.
Dal 21 dicembre 2013, giorno in cui è entrato in vigore il DM n. 143/2013, tutti i bandi di gara per servizi di ingegneria devono fare riferimento al decreto citato per fissare l'importo a base d'asta.
Ma nonostante la situazione sia nell'ultimo mese decisamente migliorata, si è ancora lontani dalla piena attuazione: tra i 204 bandi pubblicati nel mese di dicembre 2014 per servizi di ingegneria senza esecuzione, sono infatti solo 115 (pari al 56,4% dei bandi) quelli che fanno riferimento chiaramente al DM.143/2013.
La situazione migliora ulteriormente limitando l'osservazione ai soli bandi in cui è prevista almeno una fase di progettazione o di direzione lavori o di coordinamento della sicurezza (in fase di progettazione e di esecuzione): in tal caso, infatti, in circa due bandi su tre (66,3% dei bandi) il corrispettivo è stato correttamente calcolato in base al decreto, contro il 52,6% rilevato nel mese di novembre.
La quota di bandi che utilizza erroneamente altri riferimenti normativi (DM 4/4/2001, L.143/49) per la determinazione degli importi a base d'asta (risultando dunque illegittimi) scende nel mese di dicembre al 6,9%, valore inferiore rispetto all'8,8% del mese di novembre, ma pur sempre superiore al 3,3% rilevato a ottobre.
Nei restanti 74 bandi, in base alla documentazione disponibile, non è invece specificato in che modo sia stato determinato l'importo a base d'asta, ragione per cui non è possibile stabilire se il corrispettivo è stato determinato correttamente secondo i dettami del DM.143/2013 o meno.
In un bando era allegato infine lo schema di calcolo del corrispettivo, mentre in 2 bandi è stato effettuato il confronto con il DM 4/4/2001.
SEGNALAZIONI DI IRREGOLARITÀ. Nelle ultime settimane, il Centro Studi del CNI ha pubblicato diverse segnalazioni dagli Ordini provinciali relative a irregolarità sui bandi, in particolare dall'Ordine di Cagliari.
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