Poco tempo concesso agli enti locali per predisporre la diagnosi energetica e i vincoli imposti dal Patto di stabilità 2015.
Sono queste, secondo il presidente dell'Anci, Piero Fassino, alcune delle ragioni del flop del bando da 350 milioni di euro – chiusosi il 22 settembre scorso – rivolto ai soggetti pubblici proprietari di immobili destinati all’istruzione scolastica, per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato (0,25% di interesse), a valere sul Fondo Kyoto, per interventi volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici scolastici (LEGGI TUTTO).
SOLO 248 RICHIESTE. Il bando ha registrato solo 248 domande, per un totale di 610 interventi con un impegno di spesa pari a 110 milioni di euro.
LETTERA ANCI AL MINAMBIENTE. Dato che, per il 2016, la Legge di stabilità prevede l’esclusione dal Patto delle spese per l’edilizia scolastica, Fassino con una lettera ha chiesto al ministro dell'Ambiente Galletti di “valutare la possibilità di reiterazione del bando e l’estensione del beneficio ad edifici comunali con diversa destinazione, prevedendo una durata di almeno 4 o 5 mesi che consenta l’istruttoria completa della domanda”.
Il presidente dell'Anci chiede dunque una nuova edizione del bando con l’eventuale possibilità di estenderlo anche “ad edifici comunali con diversa destinazione, ad esempio gli impianti sportivi”.