Alle ore 15,20 di venerdì 14 giugno, si è concluso regolarmente il “click day” per l’invio delle domande di accesso ai 369.726.206 euro di incentivi a fondo perduto del bando Isi 2018, la somma più alta stanziata dall’Inail nelle nove edizioni dell’iniziativa, con cui a partire dal 2010 sono stati messi complessivamente a disposizione oltre due miliardi di euro per sostenere i progetti delle imprese che investono in prevenzione.
Gli incentivi assegnati fino a esaurimento secondo l’ordine cronologico di arrivo. Nei 20 minuti di apertura dello sportello telematico sul sito dell’Istituto sono stati più di 16.600 gli utenti che hanno inserito online il codice identificativo associato al proprio progetto al termine della prima fase della procedura. Gli incentivi, suddivisi in budget regionali, saranno assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Gli elenchi di tutte le domande inoltrate durante il “click day” saranno pubblicati sul sito Inail entro venerdì 28 giugno.
Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 65% delle spese previste. Le imprese collocate in posizione utile per ottenere il contributo dovranno poi fare pervenire all’Istituto, entro 30 giorni, la domanda telematica generata dal sistema, sottoscritta dal titolare o dal legale rappresentante dell’azienda, e tutti gli altri documenti indicati nel bando per la tipologia di progetto presentato. I contributi sono erogati in conto capitale e possono coprire fino al 65% delle spese previste per ogni progetto ammesso, in base ai parametri e agli importi specificati per ciascuno dei cinque assi di finanziamento previsti, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia degli interventi previsti.
Tra le novità l’introduzione di uno stanziamento ad hoc per l’adozione di modelli organizzativi. La quota maggiore è destinata al primo asse di finanziamento, al quale sono assegnati 182.308.344 euro, suddivisi in 180.308.344 euro per sostenere i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Una delle novità principali rispetto all’edizione precedente del bando è proprio l’introduzione del sub-asse dedicato specificatamente all’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, con l’obiettivo di aumentare in modo significativo la diffusione di questi interventi di prevenzione.
Gli altri assi di finanziamento. Per il secondo asse, aperto anche alla partecipazione degli enti del terzo settore, sono a disposizione 45 milioni di euro, destinati a sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Lo stanziamento dell’asse 3, riservato ai progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, è pari a 97.417.862 euro, mentre per gli interventi che rientrano nel quarto asse, che in questa edizione riguarda le micro e piccole imprese operanti nei settori della Pesca e del Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature, sono disponibili 10 milioni. Come nell’edizione 2017 del bando Isi, gli incentivi del quinto asse di finanziamento, riservato ai progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, sono pari a 35 milioni di euro, suddivisi in 30 milioni per la generalità delle imprese agricole e cinque milioni riservati ai giovani agricoltori under 40, organizzati anche in forma societaria.
Ottimizzato l’utilizzo delle risorse disponibili. Grazie alle revisioni più recenti, gli interventi finanziabili dal bando Isi sono stati classificati in modo puntuale, tenendo conto dei parametri volti a identificare il raggio di azione del progetto di prevenzione, come il tipo di rischio e lavorazione, le specifiche di dettaglio dei rischi e le soluzioni tecniche proposte, per agevolare le imprese nell’individuazione degli interventi per cui richiedere gli incentivi. È stato inoltre ottimizzato l’utilizzo dei fondi disponibili, allo scopo di azzerare, fino alla fase di consegna della documentazione per il perfezionamento della domanda, la presenza di residui per risorse inutilizzate. Il nuovo meccanismo di redistribuzione delle risorse stanziate ma non assegnate, introdotto con il bando 2017, ha infatti permesso a un numero maggiore di aziende di accedere ai finanziamenti.