Ultime notizie

Bando periferie, Boschi: "Entro pochi giorni 1,6 miliardi per finanziare tutti i progetti"

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “La delibera Cipe ed il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, che ammontano a 800 milioni ciascuno, sono al vaglio della Corte dei Conti, e confidiamo che possano essere liberati entro poche ore”

mercoledì 7 giugno 2017 - Redazione Build News

1_a_b_bando-periferie-u-9-9

“Dovrebbero essere liberati entro pochi giorni i provvedimenti per lo stanziamento dei 1600 milioni necessari per completare il finanziamento di tutti i progetti presentati sul bando periferie. La delibera Cipe ed il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, che ammontano a 800 milioni ciascuno, sono al vaglio della Corte dei Conti, e confidiamo che possano essere liberati entro poche ore”. Lo ribadisce oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, intervenendo al convegno sul bando periferie organizzato a Bergamo.

Dopo aver ricordato che il bando nacque "dalla necessità di rammentare i territori ma anche come antidoto all'odio, all'indomani degli eventi terroristici verificatisi in alcune periferie europee", Boschi riconferma la volontà del governo di proseguire sulla strada della fiducia ai sindaci e agli amministratori locali: "Abbiamo stanziato risorse ulteriori per alcune periferie, da Lorenteggio a Ostia, 100 milioni per gli impianti sportivi nelle periferie, stanziamenti per il recupero dei centri storici. E oggi stesso - conclude Boschi - renderemo pubblico un ulteriore bando per 78 milioni, che serviranno a rivitalizzare alcune aree delle città, soprattutto nei piccoli centri".

I NUMERI DEL BANDO PERIFERIE. Oltre due miliardi di euro di fondi pubblici, che sviluppano un investimento complessivo di quasi 4 miliardi, per realizzare 120 progetti che si fondano su oltre duemila interventi, nei più diversi ambiti, intercettando molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile dati dall'Onu con l'agenda 2030: dal recupero delle aree dismesse alla realizzazione di interventi per la mobilità sostenibile, dall'edilizia scolastica alla videosorveglianza, dalle misure di inclusione sociale e innovazione tecnologica a quelle per il rilancio dei mercati rionali. Azioni materiali e immateriali. Riqualificazione fisica e riqualificazione sociale.

Sono i numeri del bando periferie, il programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane (13 su 14 quelle che hanno partecipato) e dei Comuni capoluoghi di provincia, promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con l'Anci. Il bando e la sua applicazione sono stati oggetto di un convegno "Rigenerare le periferie: innovare le città. Dal bando alla strategia" che si è svolto a Bergamo ed è stato chiuso dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi e dal presidente dell'associazione dei Comuni e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

I progetti finanziati con il bando sono diffusi su tutto il territorio nazionale in modo omogeneo. L'investimento statale ammonta a due miliardi e 61 milioni, ai quali si somma la componente comunale (435 milioni) e quella privata (900 milioni). Nonostante si parli di bando periferie gli interventi non sono necessariamente lontani dal centro. Perché periferie significa luogo della marginalità sociale ed economica, non necessariamente geografica.

"Le periferie sono i quartieri satellite, separati dal centro, nati con una malintesa intenzione di risparmio che è costata tantissimo in termini di servizi - ha ricordato Decaro - ma è periferia ogni zona della città in cui i piani regolatori non hanno funzionato, dove il rapporto tra servizi e persone si è rotto o non è mai esistito, in cui gli spazi pensati per la socialità sono stati riempiti da emarginazione e abbandono. Voglio anche dire che se è innegabile che le periferie abbiano queste criticità, che richiedono un intervento di ricucitura, un'operazione di rammendo, come l'ha efficacemente definita Renzo Piano, sono anche un'occasione di sviluppo. E' lì, dove nascono più bambini, dove ci sono più giovani coppie, il futuro delle città".

L'intervento del bando periferie è un tassello di una strategia più ampia che l'associazione dei Comuni si pone: "Ricostruire, bonificare, animare, tutto in sintonia con chi quegli spazi li abita è il senso di questa operazione. Ed è un pezzo fondamentale di quella agenda urbana, insieme concertato di iniziative delle città in collaborazione con il governo, che da tempo chiediamo. Il bando periferie è stato un investimento straordinario. Ora serve un fondo stabile per avere la possibilità di programmare in anticipo e di condividere, tra amministrazioni locali, le più efficaci azioni di recupero".

IN CIMA ALLA LISTA DI PRIORITÀ DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI IL RECUPERO DELLE AREE DISMESSE. In cima alla lista di priorità degli amministratori locali ci sono il recupero delle aree dismesse (assorbe il 15 per cento del totale degli investimenti) opere per il decoro degli spazi pubblici - piazze, marciapiedi, mercati - (13,5%), per la casa, dall'edilizia pubblica al co-housing (11,5%), per la mobilità (10%), iniziative per il lavoro (7,6%), la scuola (6%) e di inclusione sociale (5,6%). In coda la sicurezza (1,5%).

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti
Approfondimenti
Periferie, nasce l'Osservatorio presso il Viminale

Tra i compiti dell'Osservatorio, promuovere iniziative finalizzate al monitoraggio delle condizioni di...



Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore