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Bando riqualificazione piccoli comuni, online le prime FAQ

Dal Dipartimento Casa Italia alcuni chiarimenti relativi al bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni con una popolazione inferiore a 5000 abitanti

mercoledì 2 agosto 2023 - Alessandro Giraudi

FAQs

Sono online sul sito del Dipartimento Casa Italia le prime Faq con alcuni chiarimenti relativi al bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni con una popolazione inferiore a 5000 abitanti.


Ricordiamo che il bando prevede diverse aree di intervento, con l'obiettivo principale di qualificare e mantenere il territorio attraverso il recupero e la riqualificazione degli immobili e delle aree dismesse, nonché interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. Altre aree prioritarie riguardano la sicurezza e la riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici, in particolare degli edifici scolastici e strategici.

Il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni prevede anche l'aumento dell'efficienza energetica degli edifici e la promozione di fonti energetiche rinnovabili. Inoltre, si mira alla riqualificazione dei centri urbani e storici, con la creazione di alberghi diffusi e il recupero di beni culturali, storici, artistici e librari. Un'attenzione particolare è rivolta anche alla ristrutturazione dei percorsi viari di valore storico.

Le domande potranno essere presentate dal 11 settembre al 3 ottobre.

I chiarimenti delle FAQ


1. Quando scadono i termini per comunicare la Pec istituzionale?

In attuazione dell’articolo 5, comma 1, del Bando i Comuni avranno tempo fino alla mezzanotte del 9 agosto per comunicare il proprio indirizzo di PEC istituzionale compilando il questionario riportato al seguente link: https://bandopiccolicomuni.governo.it

2. In caso di convenzione tra Comuni, deve comunicare la PEC solo il Comune capofila o l’obbligo si estende a tutti i firmatari della convenzione?

L’obbligo ricade su tutti i Comuni firmatari della convenzione.

3. In caso di Unioni o comunità montane, quale ente deve comunicare la PEC?

Le unioni o le Comunità montane, in quanto Enti pubblici, devono provvedere autonomamente alla comunicazione dell’indirizzo PEC.

4. Un Comune ha comunicato il proprio indirizzo PEC al fine di accedere al bando, tuttavia ritiene di dover stipulare una convenzione con un altro Comune: l’invio del proprio indirizzo mail comporta qualcosa? Occorre annullarlo?

No. È opportuno che tutti i soggetti firmatari della convenzione comunichino singolarmente il proprio indirizzo PEC.

5. Entro quando va formalizzata la convenzione?

La convenzione deve essere formalizzata prima della presentazione della domanda di partecipazione al bando.

6. Il progetto da presentare può riguardare 2 priorità differenti di interventi? Per esempio un intervento di recupero di terreni abbandonati su un Comune ed una riqualificazione di infrastrutture sull’altro?

No, la scelta dell’ambito di intervento deve essere univoca per la successiva attribuzione dei punteggi.

7. Quando i Comuni appartenenti ad un’Unione sono obbligati a partecipare per il tramite dell’Unione stessa?

L’obbligo sussiste quando il progetto rientra in una delle funzioni delegate dell’Unione. Diversamente possono partecipare da soli o in convenzione con altri Comuni.

8. I Comuni convenzionati devono presentare 1 progetto unitario o ogni Comune presenta 1 proprio progetto?

L’adesione alla convenzione prevede un’attività di coordinamento tra Comuni. L’intervento deve essere unico per tutti i soggetti convenuti.

9. Il mio Comune non compare tra gli enti ammessi alla presentazione della domanda. È possibile modificare l'elenco?

Il Dpcm 23 luglio 2021, adottato in particolare in attuazione dell'articolo 1, comma 3, della legge 158 del 2017, individua puntualmente i possibili beneficiari dei finanziamenti di cui al comma 2 dello stesso articolo. Il comma 3 dispone che “In sede di prima applicazione, è considerata la popolazione risultante dall’ultimo censimento generale della popolazione”. Alla data di entrata in vigore del Dpcm 23 luglio 2021,il decreto si è dovuto attenere all’ultimo censimento generale della popolazione pubblicato ufficialmente e relativo al 2011 essendo stato pubblicato successivamente il censimento più aggiornato.
La mancata iscrizione all'interno del predetto elenco esclude automaticamente l'Ente dalla possibilità di comunicare le PEC e partecipare al bando.

10) Può presentare una domanda un'associazione o un consorzio di comuni?

No: associazioni, consorzi, accordi e altre forme associative tra Comuni diverse dalla “convenzione” o da quelle previste dagli articoli 27, 29 e 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”, sono esclusi dal bando.

11) Esiste un numero massimo di Comuni che possono sottoscrivere una Convenzione?

No, non esiste limite al numero dei comuni che devono in ogni caso essere inclusi nel Dpcm del 23 luglio 2021.

Leggi anche: “Bando piccoli comuni, in arrivo 160 milioni per la riqualificazione

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