Unicmi, Associazione a cui aderiscono le più rappresentative realtà industriali italiane impegnate nel settore delle attrezzature stradali, ha scritto alla Viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova una circostanziata lettera focalizzando l’attenzione su due problematiche legate ai dispositivi per infrastrutture di mobilità.
BARRIERE ANTIRUMORE. Ribadendo come, nonostante la presenza di indicazioni legislative cogenti sia a livello nazionale che europeo, i piani di risanamento acustico siano in larga parte disattesi e come il quadro risultante fosse il sostanziale blocco del mercato con preoccupanti ripercussioni sia per la mancata protezione ambientale per i cittadini sia per le pesanti ricadute economiche ed occupazionali per le aziende italiane del settore, Unicmi ha sottolineato come in questi mesi OIS - Osservatorio Infrastrutture Silenziose attivato dall’Associazione abbia proseguito la sua attività ricognitiva dalla quale risulta con tutta evidenza come sia la complessità dell’iter approvativo alla base dei ritardi dell’avvio delle procedure di appalto e dei lavori relativi alla maggior parte degli interventi monitorati.
Unicmi è conscia della inadeguatezza dell’organico a disposizione del Ministero, ma tuttavia ritiene che la predisposizione di una procedura condivisa per la stesura dei progetti (Linea Guida) potrebbe agevolarne in modo significativo l’attività di valutazione, fino all’applicazione della formula del “silenzio assenso”. Unicmi è impegnata nel coordinamento del gruppo di lavoro per la revisione della norma UNI 11160 Linee guida per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo di sistemi antirumore per infrastrutture di trasporto via terra. Al gruppo di lavoro partecipano già i rappresentanti dei principali gestori di infrastrutture stradali e potrebbe essere pertanto la sede idonea per elaborare un documento tecnico che diventi, una volta condiviso, il riferimento per le attività di valutazione ed approvazione condotte dal Mims.
BARRIERE DI SICUREZZA STRADALI. Per quanto riguarda l’impiego delle barriere di sicurezza e più in generale dei dispositivi di ritenuta stradali, Unicmi registra un attivismo crescente degli enti gestori, a fronte del quale si auspica una ripresa dell’attività regolatoria del Mims. In ragione dei considerevoli investimenti che i gestori si apprestano ed effettuare per l’adeguamento della sicurezza del bordo strada delle infrastrutture gestite, richiediamo a codesto Ministero di individuare un riferimento per le tematiche che riguardano i prodotti in questione.
La situazione di blocco delle attività del CEN per la stesura delle norme europee di regolamentazione del prodotto lascia un ulteriore spazio alla normativa nazionale per l’emanazione di documenti tecnici e regolamenti sulle barriere di sicurezza stradale. Unicmi, impegnata su tutti i fronti attraverso il monitoraggio delle attività normative europee e la presenza attiva nei gruppi normativi nazionali, segnala come l’assenza presso il Mims di un’attività di coordinamento ostacoli l’implementazione di queste norme, dei capitolati, delle procedure di acquisto dei prodotti e di realizzazione dei lavori. In questo quadro auspica che il Mims avvii una struttura dedicata che potrebbe consentire un riordino della materia legislativa, consistente in un regolamento unico sulle barriere già annunciato ed ormai irrinunciabile.