Tecnologie innovative

Batterie di accumulo al rabarbaro

La Green Energy Storage di Roma ha acquisito il brevetto di Harvard e commercializzerà la batteria al rabarbaro, che sfrutta la molecola organica chinone, entro il 2017

martedì 17 gennaio 2017 - Erika Seghetti

batteria accumulo rabarbaro

Il futuro delle rinnovabili è nello storage. Ma gli attuali sistemi di accumulo, oltre ad essere tutt’ora costosi, non sono sostenibili. Per ovviare a queste problematiche da anni la ricerca scientifica è impegnata nella sperimentazione di batterie in grado di sfruttare elettroliti organici al posto di quelli chimici. Fra i risultati più interessanti raggiunti finora vi è un’innovazione messa a punto dall’Università di Harvard con una batteria al rabarbaro, lowcost e biocompatibile.

Chinone, molecola organica estratta dal rabarbaro
La tecnologia sfrutta una molecola organica prodotta dalle piante al momento della fotosintesi, chiamata chinone, facilmente estraibile dal rabarbaro che, stando alle stime dei ricercatori, permetterebbe di utilizzare degli elettroliti con un costo inferiore del 10% rispetto a quello del vanadio o di altri catalizzatori attualmente impiegati.

Serbatoi esterni
Il funzionamento delle batterie al rabarbaro è diverso rispetto a quello delle batterie 'normali', come le tradizionali stilo. Nelle nuove batterie l'energia viene immagazzinata chimicamente in serbatoi riempiti da una soluzione liquida ricca di elettroliti, molecole che catturano cariche elettriche. La grande potenzialità di una batteria al rabarbaro è quella di aumentare lo storage aumentando l’ampiezza dei serbatoi esterni.

Licenza europea a una società italiana
La sperimentazione del sistema di accumulo è in atto già dal 2014 e nel 2015 l’Università di Harvard ha affidato la licenza esclusiva per la costruzione della batteria in Europa ad una società italiana, la Green Energy Storage, un’azienda con sede a Roma, che punta a commercializzare i dispositivi entro la fine del 2017.

Mercato domestico
Dapprima il mercato di riferimento sarà quello domestico.
“Le batterie al rabarbaro avranno dei costi molto ridotti, per quelle di uso domestico di appena un terzo rispetto a quelle attualmente sul mercato- ha spiegato Emilio Sassone Corsi, consigliere di Green Energy Storage- e il passo successivo sarà quelli di sviluppare batteri ancora più grandi per necessità 'industriali'.”

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Tecnologie innovative copertina articolo
Caminetti a etanolo, un rischio per la qualità dell’aria?

Il Fraunhofer Institute for Wood Research di Braunschweig avverte: l’etanolo rilascia nell’aria...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Idrogeno e fuel cells: a che punto siamo?

Il Convegno AiCARR di Bari è stato un’occasione per riflettere sullo stato...

Tecnologie innovative
Un innovativo sistema di facciata modulare con le rinnovabili integrate

Dal Fraunhofer un’innovazione che potrebbe semplificare e dare una spinta agli interventi...

Aziende
Il teleriscaldamento per una transizione ecologica nel settore del comfort

Frascold e Solid Energy insieme per il il potenziamento di un impianto ...