20 novembre 2017: l'Italia partecipa al Bioenergy Day, iniziativa promossa in 20 paesi europei da Aebiom, Associazione Europea della Biomassa, grazie al sostegno di associazioni nazionali e internazionali del settore. Per far comprendere l’importanza di questa fonte rinnovabile, Aiel - Associazione Italiana Energie Agroforestali che rappresenta circa 500 imprese della filiera legno-energia, ha deciso di partecipare a questa grande campagna informativa con l’obiettivo di spiegare la posizione e i progressi dell’Ue rispetto allo sviluppo delle rinnovabili e della bioenergia in particolare.
Per farlo in maniera semplice ed immediata Aiel rilancia nel nostro Paese il messaggio di Aebiom: a partire dal 21 novembre e fino alla fine dell'anno, l'Europa sarà 'alimentata' dalle bioenergie. Nel 2017 infatti le rinnovabili possono soddisfare il fabbisogno dell'intero territorio europeo per 66 giorni consecutivi. Di questi, la bioenergia da sola garantisce ben 41 giorni di energia. L'Italia è tra i paesi virtuosi, visto che la produzione di energia rinnovabile è in grado di soddisfare il fabbisogno nazionale per 42 giorni.
Dall'introduzione della direttiva europea sulle rinnovabili nel 2008, per la prima volta il 'conto alla rovescia' comincia così presto. Questa è una buona notizia.
Quella meno buona è che l'Europa è tutt'ora fortemente dipendente da combustibili fossili e nucleare per oltre 300 giorni l'anno. Per quanto riguarda l’Italia, resta da considerare l’apporto ancora preponderante dell’uso delle fonti fossili d’importazione che coprono il fabbisogno degli altri 323 giorni contro 42 delle rinnovabili.
L’Italia ha dato prova di un grande impegno nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, a un ritmo superiore rispetto alla media europea – dichiara Marino Berton, direttore generale di Aiel – e bisogna ricordare che nel nostro Paese la produzione di energia termica da biomasse solide rappresenta oltre un terzo di tutte le rinnovabili. Senza questa quota, l'Italia non avrebbe raggiunto con tre anni di anticipo l’obiettivo impostoci dall’Ue del 17% al 2020 e retrocederebbe tra le nazioni meno virtuose con l'11,5%.
Secondo Aiel, il settore bioenergetico nazionale ha le potenzialità per anticipare entro il 2030 la Giornata della Bioenergia al mese di ottobre, soprattutto sviluppando il settore della produzione di biomassa legnosa accrescendo le utilizzazioni forestali secondo criteri di gestione sostenibile. Aumenterebbe così la percentuale di prelievo legnoso dei boschi italiani attualmente ferma al 24% (contro una media europea del 62%).
Tutti i dati relativi al comparto bioenergetico, su produttività e potenzialità di sviluppo, sono contenuti nel sito www.europeanbioenergyday.eu arricchito da 41 storie dedicate alla bioenergia e da un quiz per testare le proprie conoscenze sulla transizione alle rinnovabili in Europa, oltre ad altri modi creativi per saperne di più su questi temi. L'auspicio è che tutti, esperti e non, possano guardare alla bioenergia da una nuova prospettiva.