In occasione del convegno FIPER "Piano Clima-Energia: una sfida per l’economia italiana” tenutosi venerdì presso il Castello di Grinzane Cavour sono stati presentati i risultati dello studio “Biogas: driver della filiera agroalimentare” realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Consorzio Monviso. Un’opportunità per riflettere sulle prospettive di sviluppo delle FER identificate all’interno del Piano Clima Energia inviato nei giorni scorsi dall’Italia a Bruxelles.
Il target dello studio ha riguardato l’analisi di 7 filiere di biogas agricolo ubicate in Regione Piemonte. L’analisi effettuata è stata per ogni singola azienda, che compone la filiera agricola e agroalimentare. Paola Caputo, professoressa del Politecnico di Milano, evidenzia un bilancio energetico che consegue un risparmio dell’80% di energia fossile. Riguardo il bilancio ambientale, il risparmio di CO2 equivalente è superiore al 60%.
A livello nazionale il risparmio energetico è di circa 23.000 GWh/anno corrispondente a 1,6% dei consumi finali lordi di energia nazionali al 2016; il risparmio di CO2 equivalente supera i 6 milioni di t/anno, pari a oltre il 5% delle emissioni del settore energetico nazionale nel 2017.
Dall’elaborazione dei dati economici e finanziari delle aziende coinvolte nell’indagine, Paolo Garbellini, economista Poyry, evidenzia che per ogni euro aggiuntivo fatturato dagli impianti si genera un impatto complessivo sul sistema economico di circa 2,1 €. Estendendo i risultati ottenuti su scala nazionale, le ricadute degli impianti di biogas agricolo esistenti corrispondono a circa 3.400 milioni di €/anno e oltre 12.000 ULA. In termini monetari rappresenta l’11% del valore della produzione agricola nel 2017 relativa alle sole attività che rientrano nella filiera del biogas (coltivazioni erbacee, foraggere e allevamenti zootecnici) e al 3,5% della relativa occupazione. Il valore dell’impatto fiscale a livello nazionale si attesta intorno ai 4,6 Milioni di euro/anno (impianti esistenti).
Federica Galleano, vicepresidente FIPER, ha illustrato gli assi di intervento della Strategia 2014 che presuppone un’evoluzione degli impianti di biogas agricolo esistenti anche nell’erogazione di servizi alla rete elettrica e in un ulteriore diversificazione produttiva, ottimizzando l’impiego del calore di processo; sono stati evidenziati una serie di vincoli giuridici e regolatori da rimuovere a tal fine.