La digestione o degradazione anaerobica è un processo biochimico che, in assenza di ossigeno, porta alla degradazione di sostanze organiche complesse con produzione di un gas, detto biogas, costituito principalmente da metano (CH4) e anidride carbonica. Il processo degradativo richiede il susseguirsi di diverse fasi che consentono di produrre molecole semplici a partire dalla sostanza organica composita e complessa, che fermentando producono principalmente anidride carbonica, idrogeno, acidi grassi a catena corta, e, in ultimo, acido acetico, che viene poi trasformato, assieme all’idrogeno, in metano.
Questo processo, oltre ad avere un ruolo determinante nell’ambito dei trattamenti di depurazione, è anche sfruttato per produrre energia rinnovabile, in impianti denominati impianti a biogas o digestori anaerobici. Questi impianti sono alimentati da scarti organici, quali le deiezioni animali, i fanghi, i reflui o i rifiuti organici, le colture vegetali; al loro interno sono mantenute condizioni adatte al buon procedere del processo degradativo che portano alla produzione del biogas che è quindi captato e convertito in energia.
Il CTI ha inviato all’inchiesta pubblica finale – clicca qui - il progetto di norma UNI1601755 “Metodo per la misura della produzione potenziale di metano da digestione anaerobica ad umido - Matrici in alimento” che definisce un metodo di laboratorio, in batch, per la valutazione quantitativa e specifica della massima produzione di metano ottenibile a seguito di biodegradazione di sostanze organiche liquide e solide da parte di microorganismi anaerobici, nelle condizioni in cui viene eseguito il test stesso.
Il metodo di misurazione descritto, realizzato mediante prove biologiche, si riferisce a prove condotte in mesofilia e ad umido, cioè su una miscela avente un tenore di solidi totali inferiore a 50 kg/m3 e in un campo di temperature compreso tra 35 e 42 °C.
Il progetto, futura specifica tecnica, è di competenza della UNI/CT 284 CTI “Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico”.
Per il progetto l'inchiesta pubblica finale - iniziata il 21 aprile scorso - terminerà il 19 giugno 2017.