Il 26 ottobre è stata avviata l’inchiesta pubblica preliminare della specifica tecnica (UNI/TS) per la qualificazione degli operatori economici della filiera di produzione del biometano ai fini della rintracciabilità e del sistema di equilibrio di massa.
La specifica tecnica definisce uno schema di qualificazione per tutte le organizzazioni, definite "operatori economici", che operano nell'ambito delle filiere di produzione del biometano e dei suoi intermedi prodotti in maniera sostenibile, secondo quanto definito dal quadro legislativo europeo e nazionale. Definisce inoltre i requisiti per l'implementazione di un sistema di rintracciabilità che permetta di soddisfare i requisiti richiesti e descrive i requisiti della gestione dell’equilibrio di massa.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha messo in revisione il decreto 23 gennaio 2012 recante lo schema nazionale di certificazione dei biocarburanti e bioliquidi. Tale decreto, così come il decreto 2 marzo 2018 "Promozione dell'uso del biometano", richiama espressamente la UNI/TS 11567 come norma di riferimento per la qualificazione delle aziende che costituiscono la filiera di produzione del biometano.
Contemporaneamente Accredia sta aggiornando il documento RT 31, recante le regole operative che gli organismi di certificazione dovranno seguire in applicazione dei due decreti citati.
In tale contesto è stato necessario porre in revisione la vigente UNI/TS 11567 del 2014 per adeguarla al mutato contesto.
L’inchiesta pubblica preliminare terminerà il prossimo 8 novembre 2018. E’ possibile inviare commenti tramite il sito UNI (Codice progetto: UNI1605214).
La revisione del documento sarà in capo alla CT 284 “Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico” del CTI.