La Commissione Europea ha approvato a inizio agosto il nuovo regime di incentivazione per la produzione di biometano. In particolare, la Commissione ha adottato la decisione finale con la quale ha riconosciuto la compatibilità dello Schema di Aiuto notificato dall’Italia con il Trattato Europeo.
La misura rientra nella strategia dell'Italia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la sua quota di energie rinnovabili. Il regime contribuirà inoltre agli obiettivi del piano REPowerEU di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e di portare avanti rapidamente la transizione verde. Il programma di incentivazione sarà finanziato attraverso il Pnrr con 1,7 miliardi di euro, per sostenere la costruzione di impianti di produzione di biometano sostenibile nuovi o riconvertiti da precedenti produzioni.
L’Aiuto prevede un contributo del 40% sull’investimento e una tariffa incentivante sul biometano prodotto per 15 anni; l’accesso avverrà tramite aste che si svolgeranno dal 2022 al 2024.
La misura rappresenta uno strumento qualificante per la decarbonizzazione di molti impieghi dell’energia ed è più che mai rilevante oggi, in un contesto in cui l’Italia è impegnata a ridurre il consumo di gas naturale e la propria dipendenza da fonti energetiche estere. Dunque, il biometano come vettore per ridurre le emissioni di CO2, contribuendo allo stesso tempo all’efficienza e alla sicurezza energetica. Dopo l’approvazione del regime di Aiuto, sarà adottato il decreto attuativo della misura PNRR.
Sempre sul tema del biometano, è stato inoltre firmato dal Ministro Cingolani il decreto ministeriale del 5 agosto 2022, interpretativo del D.M. 2 marzo 2018 sugli incentivi per la produzione del biometano. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2022, n. 192.
Il testo chiarisce alcuni aspetti legati all’applicazione del decreto dal D.M. 2 marzo 2018, attualmente in vigore, destinato a incentivare il biometano immesso nel sistema dei trasporti mediante un meccanismo d’obbligo a carico dei soggetti che utilizzano carburanti fossili.
Il decreto definisce in particolare il momento in cui matura il diritto al riconoscimento dell’incentivo per la produzione del biometano e il termine entro cui tale diritto debba essere esercitato, pena la sua decadenza, che è stato fissato al 31 dicembre 2023.
Il complesso delle misure adottate consentirà al settore agricolo di contribuire al conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia italiana, ma anche alla riduzione del fabbisogno di gas russo e al miglioramento della sicurezza dell'approvvigionamento di gas. Al contempo, le misure accelereranno lo sviluppo dell’economia circolare con l’utilizzo dei rifiuti, residui e sottoprodotti nella produzione di energia.