“Per quanto riguarda le norme armonizzate sulle facciate continue, che rappresentano un chiaro esempio di particolare disfunzionalità, dal momento che la norma da seguire è del 2020 per quel che riguarda la progettazione, mentre per le prove pratiche vale ancora la norma del 2003, come sarà possibile ottenere la marcatura CE in linea con il 2020, tutelando ed uniformando le regole del mercato interno?”
Lo ha chiesto alla Commissione europea Carlo Calenda, deputato del Parlamento europeo ed ex ministro dello Sviluppo economico, nella sua interrogazione con richiesta di risposta scritta.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE DI CALENDA
Con la sentenza James Elliott C-613/14 del 27 ottobre 2016 la Corte di giustizia dell’Unione europea considera le norme armonizzate europee come parte integrante del diritto dell’Unione europea. La sentenza da un lato elimina le ambiguità relative all’obbligatorietà di adozione delle norme armonizzate, rischiando dall’altro di rallentare il processo di armonizzazione normativa gestito dagli organismi di normazione europea.
In particolare, con la sentenza C-613/14 le norme armonizzate europee devono rispettare i requisiti di completezza sotto il profilo tecnico e legale, creando un ulteriore fardello in capo alla Commissione europea, con conseguenti ritardi critici nell’elaborazione e condivisione degli atti delegati necessari all’armonizzazione normativa.
A tale riguardo, si chiede alla Commissione quanto segue:
1. per quanto riguarda le norme armonizzate sulle facciate continue, che rappresentano un chiaro esempio di particolare disfunzionalità, dal momento che la norma da seguire è del 2020 per quel che riguarda la progettazione, mentre per le prove pratiche vale ancora la norma del 2003, come sarà possibile ottenere la marcatura CE in linea con il 2020, tutelando ed uniformando le regole del mercato interno?
2. In considerazione della proposta di modifica del Regolamento Prodotti da Costruzione e dei tempi di emissione degli atti delegati, che bloccano la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea delle norme armonizzate, come intende la Commissione intervenire?