Secondo l'osservatorio di SosTariffe.it, a Roma si registra il consumo di energia elettrica più alto d'Italia: nella capitale nel 2015 si spendono quasi 1016 euro all'anno per 4199 kWh consumati, con un aumento del 15,5% dei consumi energetici rispetto il 2014. Al secondo e al terzo posto si classificano rispettivamente Cagliari con circa 913 euro annui di bolletta della luce e Palermo con più di 847 euro. Si deve arrivare fino al quinto posto per trovare la prima città del Nord in classifica, Trieste, dove si consumano 3356 kWh all'anno per una spesa di quasi 736 euro.
Campobasso è, invece, il capoluogo dove si spende di meno per l'energia elettrica in Italia: in questa città, infatti, il consumo annuo medio è di 2932 kWh pari a una spesa in bolletta di quasi 595 euro (circa 421 euro in meno che a Roma). Bologna è penultima nella classifica delle città più energivore classificandosi prima tra le città del Nord con i consumi più bassi. Nel capoluogo emiliano, infatti, si consumano 2975 kWh annui che comportano una spesa di 609 euro.
VARIAZIONI DI CONSUMO RISPETTO AL 2014. Se si analizzano invece le sole variazioni di consumo rispetto al 2014 scopriamo quali città si possono considerare “più risparmiose” in grado di tagliare di più i consumi nel 2015 rispetto all'anno precedente. Aosta detiene il primato come città con la riduzione maggiore: in questa realtà dal 2014 il fabbisogno di energia è diminuito del 16,3%. Anche le famiglie di Catanzaro e Trento sono riuscite a diminuire i loro consumi dall'anno scorso dell'11,3% circa.
Roma è, invece, la città con l'aumento maggiore (+15,5% dal 2014) seguita da Genova, Cagliari e Napoli che registrano una variazione rispettivamente del 4%, 2,7% e 2,3%.
Rimanere nel mercato tutelato (circa il 75% delle famiglie italiane infatti ha all'attivo la tariffa di maggior tutela imposta dall'AEEGSI) e usare male l'energia concentrando i consumi di giorno pesa per circa il 12% - 13% sulle bollette. Secondo SosTariffe.it confrontare le tariffe per l'energia elettrica, sottoscrivere la più economica e spostare per l'80% di questi nelle fasce orarie più convenienti (di notte, nei fine settimana e giorni festivi) comporta un risparmio mediamente superiore agli 80 euro l'anno.