La legge sugli appalti della Provincia autonoma di Bolzano prevede che almeno il 6% di tutte le gare venga monitorato, con controlli a campione, da parte di un apposita unità di Audit.
Ieri la Giunta provinciale ha posto le basi per l’operatività dell’organo approvando la delibera proposta dal presidente Arno Kompatscher sulle linee di indirizzo. “L’unità di Audit non solo garantirà la trasparenza e la certezza del diritto – ha sottolineato Kompatscher – ma contribuirà concretamente a migliorare tutta l’attività dell’Agenzia per gli appalti nel suo complesso. L’Audit, infatti, avrà il compito di valutare gli ambiti di maggiore difficoltà e di proporre correttivi e miglioramenti”. L’unità entrerà già entro la fine del 2016 nella sua fase operativa con una prima serie di controlli sperimentali effettuati a campione.
Verranno analizzate, infatti, 8 procedure: un affidamento diretto, un affidamento mediante cottimo fiduciario, due bandi al di sotto e al di sopra della soglia di rilevanza comunitaria fissata a quota 200mila euro, nonché due procedure aperte o ristrette di importo superiore alla stessa cifra. “Questa prima fase – ha aggiunto il presidente della Provincia – servirà a testare e affinare l’attività di controllo che entrerà a regime con il 2017”. Le attività sottoposte a controllo da parte dell’unità di Audit saranno quelle riguardanti l’affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di interesse provinciale, che ricomprendono appalti, concessioni, contratti di partenariato pubblico-privato e affidamenti in-house. Per evitare doppioni, invece, i controlli non riguarderanno i Comuni (l’operazione è a carico del Consorzio dei Comuni) e le procedure finanziate in tutto o in parte dall’Unione Europea.
L’Audit valuterà il rispetto di tutte le norme di legge relative alla gara, alle condizioni di partecipazione, alla nomina della commissione tecnica, alle motivazioni per la scelta dei vincitori e all’assegnazione dell’incarico. Nel caso in cui non emergesse alcun tipo di irregolarità, l’unità sarà chiamata a elaborare una relazione annuale sull’attività svolta da presentare alla Giunta provinciale. Lo stesso organo di governo, invece, sarà informato passo dopo passo qualora durante i controlli venissero individuati dei problemi.
Approvato il Piano per gli acquisti centralizzati. La legge nazionale 89 del 2014 ha introdotto la nuova figura dei "soggetti aggregatori" per l'acquisizione di beni e servizi: il soggetto aggregatore funge da stazione unica appaltante e centrale per gli acquisti, accorpando le domande degli enti pubblici e permettendo notevoli risparmi alle amministrazioni. Tra i soggetti aggregatori c’è anche l'Agenzia provinciale per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici, lavori, servizi e forniture, che svolge il compito per gli enti pubblici in Alto Adige.
Ieri la Giunta provinciale, tra i passi per la completa attuazione della legge provinciale sugli appalti del 2015, ha approvato il Piano per gli acquisti centralizzati nel biennio 2017-18 elaborato dall’Agenzia. "Il Piano - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher - sviluppa le strategie di gara e le procedure di acquisto considerando sia la qualità dei beni e servizi che la diminuzione della burocrazia e dei costi, nell’ottica di rendere la spesa pubblica sempre più efficiente."
Tra i criteri per definire il Piano centralizzato degli acquisti ci sono la pluralità di enti e soggetti pubblici utilizzatori, una spesa superiore ai 500mila euro, una programmabilità almeno biennale del fabbisogno e l’impatto sul mercato locale delle PMI. Il piano fissa la tipologia degli acquisti e le relative categorie merceologiche. Per elaborarlo, l’Agenzia ha svolto nel luglio 2016 una consultazione fra gli enti pubblici e ha raccolto i dati sulla pianificazione di spesa prevista nel 2017 e 2018. Le convenzioni previste nel biennio sono diverse: riguardano ad esempio la fornitura di energia elettrica e di gas, il materiale per ufficio, il sale per le strade, le assicurazioni, la fornitura di libri, le derrate alimentari, l’abbigliamento per la polizia urbana, apparecchiature IT e software, la manutenzione immobili, impianti e automezzi, materiale e prodotti per la pulizia.
La delibera stabilisce inoltre che l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige è responsabile come centrale di committenza provinciale per i beni e servizi sanitari, in base ad apposita delega da parte dell’Agenzia.
Conclusione dei procedimenti amministrativi in 180 giorni. Le modifiche introdotte alla legge provinciale del 1993 sui procedimenti amministrativi, comprendente il diritto di accedere a tutti gli atti e a tutti i documenti, porta con sé anche l'obbligo per la pubblica amministrazione di fissare dei termini entro i quali portare a conclusione i procedimenti stessi. La Giunta provinciale di Bolzano ha deliberato ieri non solo di confermare il termine generale di 30 giorni, ma di fissare a 180 giorni il termine per tutti quei procedimenti che necessitano di un periodo più ampio in virtù sia della complessità della materia, sia della natura degli interessi pubblici tutelati. "L'obiettivo - sottolinea l'assessora Waltraud Deeg - è quello di avere un'amministrazione sempre più efficiente, snella e vicina alle esigenze dei cittadini". In quest'ottica, la Giunta ha anche incaricato il direttore generale Hanspeter Staffler di elaborare assieme ai dirigenti competenti in materia tutte le misure di coordinamento necessarie a ridefinire e semplificare le procedure, puntando su digitalizzazione dei servizi, formazione e aggiornamento costante dei dipendenti, nonché sulla creazione di una banca dati più strutturata da parte dell'Ufficio organizzazione.
"Tutto questo - aggiunge la Deeg - per garantire non solo la trasparenza, ma anche la massima accessibilità possibile a cittadini e imprese". Sempre nel corso della seduta di ieri, inoltre, l'esecutivo si è occupato anche della notifica di ordinanze e ingiunzioni riguardanti le sanzioni amministrative di competenza dell'amministrazione provinciale: nei casi particolarmente complessi che prevedono il coinvolgimento di autorità e strutture esterne o lo svolgimento di indagini e analisi molto accurate, il termine è stato ampliato, passando da 180 giorni a 1 anno. Stessa scadenza allungata, inoltre, per la notifica di ingiunzioni e ordinanze riguardante i seguenti ambiti: distribuzione all'ingrosso di medicinali, farmacie ed esercizi autorizzati alla distribuzione di farmaci, sicurezza e igiene alimentare, vaccinazioni obbligatorie, aiuti della UE per l'agricoltura, tutela della natura e del paesaggio.