È allo studio del Governo una bozza di decreto Ambiente che sarà all'esame di una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri.
BONIFICA AMIANTO. Composta da 16 articoli, la bozza di provvedimento prevede – riferisce Public Policy - un programma di finanziamento straordinario per la bonifica dei beni e delle aree contenenti amianto per il periodo 2015-2035, per consentire ai presidenti delle Regioni, in qualità di commissari straordinari del governo, di contrarre mutui ventennali per finanziare interventi di bonifica.
Le modalità di erogazione dei mutui saranno affidate ad un successivo decreto ministeriale, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni. La copertura delle rate di ammortamento dei mutui, per il triennio 2015-2017, pari a circa 5 milioni di euro annui, viene assicurata a valere sulle risorse stanziate dall'ultima legge di Stabilità al ministero dell'Ambiente nel fondo speciale di conto capitale.
I mutui avranno oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti (Bei), con la Banca di Sviluppo del Consiglio d''Europa, con la Cassa depositi e prestiti (Cdp), e con le banche. I presidenti di Regione/commissari straordinari “esercitano – recita la bozza - anche le funzioni di stazione appaltante, compresa la direzione dei lavori e, in particolare, stipulano i contratti con i soggetti aggiudicatari e provvedono a tutte le altre attività necessarie alla realizzazione delle opere”. Il ministero dell'Ambiente dovrà anche approvare “un piano-stralcio con l'individuazione dei progetti immediatamente cantierabili”.
Il programma, che si aggiunge al già esistente "Piano amianto", dà attuazione alla risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2013 sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto e sulle prospettive di eliminazione di tutto l'amianto esistente.
LE ALTRE MISURE. Lo schema di decreto contiene anche altre misure, quali, ad esempio: lo slittamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2016 dell'obiettivo del 65% di raccolta differenziata urbana; la modifica della composizione della commissione Aia-Ippc, incaricata delle istruttorie per il rilascio delle Aia (Autorizzazioni integrata ambientale) per impianti di competenza statale; l'aumento degli impianti industriali che passeranno dalla competenza regionale a quella statale.
È prevista anche l'istituzione, presso il ministero dell'Economia, di un fondo di garanzia per la copertura dei costi connessi al ripristino ambientale degli impianti industriali - a carico degli operatori - al posto dell'attuale obbligo di idonea garanzia finanziaria da parte dei gestori.