Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre 2020 dei Decreti del Ministero dello sviluppo economico del 6 agosto 2020 di attuazione dell’art. 119 del DL rilancio n. 34/2020 convertito con la Legge 77/2020, si chiude il cerchio e tutto è pronto per accedere al provvedimento del superbonus 110%.
Un’opportunità enorme per riqualificare energeticamente e mettere in sicurezza sismica i nostri edifici, ma…
C’è sempre un ma. Mancano ancora dei chiarimenti, mancano ancora dei documenti, qualcuno cercherà di fare solo i propri interessi e cercherà l’affare? Certo! Ma sono proprio questi “ma” che potrebbero bloccare tutto e farci perdere un’occasione di rinascita.
La paura di sbagliare, di venire truffati o essere in situazione di disagio per diversi mesi ci chiude la mente e non ci aiuta a pensare che invece “si può fare!”.
Siamo tutti un po’ polemici, ma ricordiamoci che questo provvedimento è molto complesso perché potrebbe aiutare condomini ed edifici unifamiliari a diventare veramente più sostenibili, consumando e inquinando meno a costo dello Stato.
Proprio perché stiamo parlando di interventi importanti dobbiamo affidarci ad aziende serie, a reti di imprese e professionisti abilitati e qualificati. Ricordiamoci che i professionisti dovranno asseverare oltre che tutti i requisiti tecnici, anche gli aspetti economici legati ai massimali di costo, con delle sanzioni non indifferenti. Quindi speriamo che questo tolga dal mercato chi non è in grado di garantire un lavoro a regola d’arte.
Nel caos dei chiarimenti, il nostro suggerimento è sempre quello di affidarsi ai referenti ufficiali e ai soggetti tecnicamente esperti nella materia in questione. Troppe FAQ e troppe risposte da chiunque: attendiamo con ancora un po’ di pazienza i documenti ENEA che, concordati con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia delle Entrate, potranno effettivamente chiudere le questioni ancora aperte.
Infine, un altro aspetto positivo di questo provvedimento è che abbiamo visto il rilancio di tutte le opportunità di detrazione per efficientamento energetico, quindi, laddove non si riesca ad accedere al 110%, ora si parla di 90%, 70% o 65% con cessione del credito o sconto in fattura. Ricordare tutte le opportunità di riqualificazione è già un aspetto più che positivo da cogliere e che dobbiamo assolutamente cavalcare.
Quindi rimbocchiamoci le maniche, apriamo la mente e, risolti gli ultimi dubbi, approfittiamo di questa possibilità di crescita anche professionale e di rilancio economico!
Ing. Valeria Erba, presidente ANIT