di Franco Metta
Sono ancora delusi coloro che speravano nella possibilità di cedere a terzi, anche parzialmente, i crediti d’imposta derivanti da investimenti in Transizione 4.0. Misura come noto bloccata dalla Ragioneria di Stato.
Si profila però all’orizzonte una novità che potrebbe far contenti coloro che investono in beni strumentali. A oggi la soglia per poter portare in compensazione il credito fiscale in un solo anno è fissata nel tetto massimo di 5 milioni di ricavi o compensi. Oltre tale somma la compensazione può avvenire in tre anni con rate di pari importo.
La misura allo studio, e che verrebbe inserita nel decreto Sostegni bis, sarebbe quella di abrogare provvisoriamente la soglia massima, quindi solo per gli investimenti in beni strumentali effettuati nel 2021. Questo potrebbe da un lato aprire alle imprese più strutturate, dall’altro anche far crescere rapidamente la domanda.
Intanto la partita sulla cessione dei crediti d’imposta derivanti da investimenti in Transizione 4.0 sembra non essere ancora finita: il M5S dopo la mozione depositata al Senato per il recupero della misura, sarebbe intenzionato anche a presentare un emendamento al decreto sul Fondo complementare nazionale, che al suo interno prevede un articolo sulle risorse del piano Transizione 4.0.