In scadenza al 30 settembre il decreto Bollette approvato lo scorso giugno dal governo. Se a fine mese gli aiuti non verranno prorogati si ipotizzano ricadute negative sui consumatori e sui prezzi di luce e gas. Fanno ben sperare l'esecutivo i prezzi del gas che stanno registrando un ribasso rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Ma cosa prevedeva il dl Bollette?
In primis, la prorogare le agevolazioni destinate a ridurre l’impatto dei rincari di luce e gas sulle fatture. Nello specifico si tratta di tre interventi, a cominciare dall’azzeramento degli oneri generali nella bolletta del gas.
Prevista poi dal Dl anche il taglio all’Iva del gas, con il rinnovo della riduzione al 5% (applicata, come noto, anche alle forniture di servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia) sia per usi civili che industriali.
Il terzo intervento è il potenziamento del bonus sociale, vale a dire lo sconto in bolletta per le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico. Che è stato anche rivisto rispetto alla soglia Isee di accesso (innalzata fino a 15mila euro per tutto il 2023, mentre per le famiglie numerose, cioè quelle con almeno 4 figli a carico, l’asticella è stata portata da 20mila a 30 mila euro).
Dal 2024 passaggio al mercato libero
Impensierisce non poco gli italiani anche la scadenza del 10 gennaio 2024, data limite entro il quale bisognerà passare al mercato libero. Secondo i dati di Facile.it attualmente sono 9,5 milioni i consumatori che si trovano ancora sotto il mercato tutelato. Ma cosa succede se non si fa il trasferimento in autonomia? La fornitura verrà assegnata d’ufficio e tramite asta a un nuovo operatore. In ogni caso, qualora non si dovessero rispettare i tempi di adeguamento i consumatori non andranno incontro a multe o sanzioni. Il rischio però è di incombere in un aumento dei costi dei consumi energetici.