La commissione Bilancio della Camera ha finalizzato gli emendamenti alla manovra, decretando la cessazione delle detrazioni fiscali per le caldaie alimentate a combustibili fossili, in linea con la direttiva europea Case Green (Epbd). Dal 2025 non sarà più possibile ottenere detrazioni per l’acquisto e l’installazione di queste caldaie, sia tramite l’ecobonus sia tramite il bonus ristrutturazioni, che saranno entrambi caratterizzati da una detrazione al 50% per le abitazioni principali e al 36% per le seconde case.
Il motivo è presto detto. I tecnici della Commissione europea stanno lavorando alle linee guida per l’attuazione della direttiva Case green, e dalla prima bozza, come riportava ieri in anteprima il Sole24Ore, sembrerebbe che le caldaie potranno essere incentivate solo se attraverso la rete arriverà almeno il 51% di combustibili rinnovabili, come per esempio il biogas. In linea di principio infatti la direttiva sulle case green stabilisce che dal 1° gennaio 2025 non saranno più ammessi incentivi finanziari per l’installazione di caldaie alimentate da combustibili fossili.
Si stringe il cerchio intorno ai combustibili fossili
Nella bozza delle linee guida viene spiegato cosa si intende per incentivi finanziari, ovvero qualsiasi forma di supporto economico fornito da un soggetto pubblico: contributi per chi acquista, per gli installatori e le agevolazioni fiscali agli utenti finali. Spiega inoltre cosa si intende per caldaia alimentata da combustibili fossili, ovvero che “dipende dal mix di combustibili presenti in rete al momento dell’installazione”, mentre i produttori avevano proposto che gli incentivi fossero mantenuti per gli apparecchi abilitati a funzionare con gas verdi, indipendentemente dal combustibile effettivamente utilizzato.
Il requisito del mix energetico
Il requisito principale quindi per accedere a incentivi sarebbe come detto quello del mix energetico: se la rete locale trasporta in modo prevalente gas naturale, l’installazione di caldaie non può essere incentivata. Se invece la rete locale trasporta prevalentemente combustibili rinnovabili, l’installazione di caldaie può ricevere incentivi finanziari.
Se guardiamo alla situazione italiana, dove il biometano trasportato dalla rete italiana, è oggi una quota minima e nel lungo periodo si stima possa arrivare al 10%, si comprende la distanza dal requisito del 51% richiesto da Bruxelles.
Ora però si tratta di capire quanto le indicazioni contenute nelle linee guida incideranno sul lavoro che il Governo italiano sta compiendo per la riforma dei bonus casa.
ARTICOLO AGGIORNATO IL 23 DICEMBRE 2024