Imprese e professionisti potranno richiedere un contributo economico per acquistare e installare infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, ma anche per quelle già acquistate dal 4 novembre 2021. Con due decreti direttoriali, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti fissato le date di avvio della piattaforma, gestita da Invitalia, con la quale si potrà accedere al “Bonus Colonnine per imprese e professionisti”: si parte alle 10.00 del 26 ottobre con la compilazione della domanda. L’invio sarà possibile a partire dal 10 novembre e la chiusura dei termini fissata alle ore 17.00 del 30 novembre.
Beneficiari e misura contributo
Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. Queste possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l’acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
Le risorse disponibili per il bonus colonnine sono 87,5 milioni: 70 serviranno a sostenere le imprese per l’acquisto di infrastrutture di ricarica dal valore complessivo inferiore ai 375.000 euro, mentre 8,75 milioni sono stanziati per un valore superiore alla stessa soglia. I restanti 8,75 milioni sono invece rivolti ai professionisti.
Riforma dei sussidi ambientalmente dannosi
Il Ministro Gilberto Pichetto dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica intervenuto ieri nel corso del “question time” alla Camera, ha affermato che c’è l’impegno del governo “ad avviare una progressiva e graduale riforma dei sussidi ambientalmente dannosi, sin dalla legge di bilancio 2024, che garantisca in ogni caso competitività industriale e mantenimento dei livelli occupazionali”.
“Nella legge delega che riconosce un ruolo preminente alla fiscalità ambientale nel favorire il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica”, c'è il mandato all’Esecutivo per “il riordino e la revisione delle agevolazioni in materia di accisa sui prodotti energetici e sull’energia elettrica”.
È stato anche affrontato il tema delle rinnovabili e delle aree idonee ad ospitarle: “Stiamo lavorando a una norma che garantisca un’incentivazione alle Regioni a rispettare i target previsti al 2030, mediante risorse da ripartire tra le stesse per l’adozione di misure per la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile”.