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Bonus condizionatori 2024, orientarsi tra le detrazioni fiscali

A seconda del tipo di intervento è possibile beneficiare anche nel 2024 di detrazioni fiscali del 50% o del 65% per l’acquisto di pompe di calore reversibili in grado cioè di fare sia riscaldamento d’inverno sia raffrescamento d’estate

lunedì 17 giugno 2024 - Franco Metta

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L’estate è alle porte, ma in alcune regioni italiane ha già cominciato a fare molto caldo. Se state pensando quindi di acquistare un condizionatore in grado solo di rinfrescarvi d’estate sappiate che questo tipo di intervento di per sé non dà diritto ad alcuna detrazione fiscale.

I bonus fiscali infatti sono per lo più legati al miglioramento dell’efficienza energetica o che consentono un risparmio energetico. Sono pertanto ammessi alle detrazioni fiscali gli interventi di installazione di pompe di calore destinate alla climatizzazione invernale, ma come sappiamo, le pompe di calore sono in genere reversibili e consentono quindi di fare anche il condizionamento estivo.

Ristrutturazioni edilizie e Bonus Mobili, detrazioni al 50%

Uno dei bonus che consente di acquistare delle pompe di calore ed usufruire di detrazioni fiscali è quello delle Ristrutturazioni edilizie.

In caso di installazione di un nuovo condizionatore o di sua sostituzione abbinata ad una ristrutturazione edile, la detrazione è del 50% fino al 31 dicembre 2024, se il nuovo impianto è a pompa di calore, anche non ad alta efficienza, purché consenta un risparmio energetico. La spesa massima ammessa è di 96mila euro. Per beneficiare della detrazione occorre effettuare il pagamento mediante bonifico bancario o postale in cui sia indicata la causale del versamento, con riferimento alla norma, il codice fiscale di chi paga e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento (l’installatore). Anche in questo caso, entro 90 dalla fine dei lavori, occorre trasmettere ad ENEA i dati della macchina relativamente al funzionamento come pompa di calore attraverso il sito dedicato.

Un altro bonus che dà diritto alla detrazione al 50% è il cosiddetto Bonus Mobili. In questo caso la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori), destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Rientrano nei grandi elettrodomestici, oltre a frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, anche gli apparecchi per il condizionamento. La detrazione del 50% per il 2024 va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro.

Ecobonus, detrazioni al 65%

Si ha invece diritto a una detrazione maggiore pari al 65% per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici (il cosiddetto Ecobonus), introdotto dalla legge finanziaria 2007.

In caso di sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianto dotati di caldaie a condensazione o pompe di calore ad alta efficienza. Se si installa una pompa di calore, essa deve avere il valore del COP (coefficiente di prestazione) non inferiore a quanto previsto dal Decreto 19 febbraio 2007 e successive modificazioni. È consentita l’installazione di pompe di calore reversibili, cioè aventi anche il funzionamento in climatizzazione estiva. In questo caso l’indice di efficienza energetica EER deve essere non inferiore al pertinente valore riportato nel decreto 19 febbraio 2007. Si può fruire dell’ecobonus quando si procede alla sostituzione di un impianto destinato alla climatizzazione invernale con uno dotato di pompe di calore ad alta efficienza. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, data che coincide con il giorno del collaudo, occorre infatti trasmettere telematicamente all’Enea la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e la scheda informativa, relativa agli interventi realizzati, tutti documenti che devono essere rilasciati da tecnici abilitati. È necessaria inoltre l’asseverazione di un tecnico abilitato che dimostri il rispetto dei requisiti di prestazione energetica dell’intervento, asseverazione che può essere sostituita anche dalla certificazione del produttore.

Conto Termico

Sussiste allo stato attuale ancora l’agevolazione del Conto Termico erogato dal GSE. Con tale agevolazione si possono acquistare climatizzatori a pompa di calore con determinate prestazioni energetiche, che devono essere installati in sostituzione di un impianto di riscaldamento preesistente. Il valore della somma erogata dipende da vari fattori, tra cui le prestazioni della macchina e la zona climatica di installazione. Il conto Termico, così come l’ecobonus possono essere associati ai climatizzatori solo se vanno a sostituire l’impianto di riscaldamento esistente.

Si tratta di un incentivo, corrisposto nella forma di rate annuali costanti accreditate direttamente su conto corrente della durata compresa tra 2 e 5 anni, a seconda della tipologia di intervento e della sua dimensione, oppure in un’unica soluzione, nel caso in cui l’ammontare dell’incentivo non superi i 5.000 euro.

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