L’articolo 28 del Dl Sostegni Ter, denuncia Assistal, "ha scatenato un effetto domino che sta provocando una paralisi del settore e finirà per vanificare gli stessi sforzi messi in campo per la complessa partita della transizione ecologica. Ad eccezione dei grandi istituti di credito, quelli minori hanno esaurito il loro plafond generando una notevole crisi di liquidità, cui si aggiungono il pericolo di migliaia di contenziosi, in quanto il decreto cambia le regole intervenendo sui contratti in essere, nonché i rincari delle materie prime e dell’energia, le difficoltà di approvvigionamento di materiali e di mano d'opera qualificata e la frequente riprogrammazione dei lavori conseguente all’emergenza covid".
E’ necessario – ha affermato Angelo Carlini Presidente Assistal – un intervento correttivo nel più breve tempo possibile perché non è pensabile che il mercato possa attendere i sessanta giorni per la conversione in legge del decreto ristori-ter. La volontà del Governo di contrastare gli illeciti si è rivelato un freno totale per tutto il settore, pertanto è auspicabile introdurre misure più specifiche e mirate esclusivamente contro le pratiche fraudolente. In tal senso, le nostre proposte sono orientate a vietare la cessione del credito a persone fisiche, consentire una seconda cessione del credito se la stessa viene fatta ai soggetti autorizzati dall’art. 106 del Testo Unico Bancario, consentire cessioni multiple tra i soggetti autorizzati dall’art. 106 del Testo Unico Bancario e, infine, non rendere retroattiva l’applicazione delle nuove disposizioni.