“Ho chiesto al ministro dell’economia Giorgetti che si faccia chiarezza una volta per tutte sulla questione dei crediti d’imposta dei bonus edilizi, soprattutto considerando il fatto che questo governo non ha mai smesso di dire bugie sui presunti buchi di bilancio, mai dimostrati nei fatti in nessun documento e da parte di nessun ente”.
Così l'on. Agostino Santillo, Portavoce alla Camera per il M5S, in merito alla nuova interrogazione a risposta scritta 4-03366, presentata insieme all'on. Emiliano Fenu e rivolta al Ministero dell'Economia e delle Finanze.
“Lo stesso ministero, in risposta ad alcune nostre interrogazioni, ha evidenziato sui crediti incagliati una perdita molto contenuta, definita da Eurostat come “trascurabile”. È fondamentale quindi che sui crediti d’imposta il governo dica la verità per ogni bonus su quale sia l’ammontare da ritenere compensati e quale l’ammontare dei crediti scaduti. Lo deve alle famiglie, agli imprenditori, ai professionisti e a tutti gli italiani truffati dalle bugie di questa maggioranza.
Bugie che emergono giorno dopo giorno, dato dopo dato, se consideriamo che il Pil 2021, l’anno di maggiore forza dei bonus edilizi col governo Conte 2, verrà corretto da Istat ancora una volta al rialzo con deficit e debito in riduzione ed entrate maggiori per lo Stato. Parliamo di 16-21 miliardi in più di Pil, superando l'ultimo dato del +8,4%. Oggi invece qualcuno esulta per uno 0 percentuale.
I dati parlano chiaro: con le politiche di austerità di questo governo siamo a diciotto mesi consecutivi di crollo della produzione industriale, come certificato dai dati Istat. Così si va a sbattere”, ha concluso Santillo.
Il testo completo della nuova interrogazione
Riportiamo il testo integrale dell'interrogazione.
SANTILLO e FENU. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
in risposta all'interrogazione 5-01625 del 13 novembre 2023, l'Agenzia delle entrate ha fornito una esaustiva tabella relativa all'utilizzo dei crediti d'imposta edilizi dall'ottobre 2020 al 14 novembre 2023, dando evidenza anche del residuo di crediti da utilizzare rispetto ai crediti maturati;
in risposta a successive interrogazioni presentate nel corso dell'anno 2024 (si veda interrogazione 3-01011 dello scorso 21 marzo, presentata al Senato dal senatore Mario Turco), il Ministero dell'economia e delle finanze ha evidenziato che «per quanto riguarda la questione dei cosiddetti crediti incagliati, le quote di crediti riferibili alle annualità scadute indicano che la perdita è molto contenuta e definita da Eurostat come trascurabile ai fini della classificazione statistica»;
il Ministero ha altresì precisato che la predetta quota di crediti non utilizzati «potrebbe essere riconducibile al fenomeno delle frodi e dei crediti illegittimi»;
in buona sostanza, anche alla luce di quanto contenuto nella nota predisposta da Eurostat dello scorso 4 luglio 2024, i crediti d'imposta risulterebbero quasi interamente compensati, fatta eccezione per una quota da considerarsi «trascurabile» alla luce e ai fini della classificazione ai fini del bilancio pubblico;
è necessario acquisire un aggiornamento in merito ai dati relativi ai crediti d'imposta edilizi –:
in aggiornamento dei dati di cui alla tabella allegata alla risposta del 14 novembre 2023 richiamata in premessa, quale sia, ad oggi, per ciascuna tipologia di bonus e distinguendo il dato per anno di maturazione, l'ammontare complessivo dei crediti d'imposta compensati rispetto al totale dei crediti maturati nonché l'ammontare dei crediti d'imposta da considerarsi scaduti, che non possono essere più utilizzati in compensazione o essere ceduti a terzi.
(4-03366)