Non c’è solo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica che sta tenendo gli italiani con il fiato sospeso. Ci sono almeno altri due motivi: l’atteso decreto Sostegni Ter che dovrebbe dare un po’ di ossigeno sul fronte caro energia e il decreto del Ministero della Transizione Ecologica sui massimali di spesa per gli interventi agevolati dai bonus edilizi e quindi sulle asseverazioni, atteso nel mese di febbraio.
Come sappiamo anche il decreto Sostegni Ter dovrebbe andare a incidere sui bonus edilizi, ponendo una stretta sulle cessioni dei crediti. Il decreto ministeriale invece, previsto dalla legge di Bilancio 2022 nel quadro delle norme per prevenire frodi ai danni dello Stato, dovrebbe indicare i costi massimi specifici omnicomprensivi agevolabili, per alcune tipologie di beni, nell'ambito delle detrazioni fiscali per gli edifici. Quindi cifre da considerarsi come tetto massimo agevolabile.
Va da sé che se un intervento dovesse costare di più l'agevolazione statale coprirà fino al valore riportata nel decreto e la parte eccedente resterà a carico del contribuente.
In particolare l'allegato A del decreto dovrebbe elencare le singole voci al fine della formulazione della cifra finale e il costo specifico omnicomprensivo per impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo dell'energia elettrica e colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, con valori analoghi aquelli previsti per il Superbonus. Il decreto inoltre dovrebbe anche tener conto dell'aumento dei costi delle materie prime, registrato negli ultimi mesi, ma non è ancora chiara quale sarà la metodologia che verrà applicata.
Infine, fermo restando che nell’attesa del nuovo decreto le asseverazioni continuano ad essere preparate con il prezzario della casa editrice Dei, il legislatore come novità ha previsto l’obbligo di asseverazione per lavori che superano i 10 mila euro. Quindi in questi casi occorrerà sempre dimostrare che i prezzi siano congrui.
Franco Metta