Intervistato da Lucia Annunziata nel corso della trasmissione Mezz’ora in più su Rai 3, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini è tornato sul tema delle frodi legate alle cessioni di crediti fittizi per lavori agevolabili con il Superbonus e gli altri bonus edilizi. Se qualche giorno fa aveva parlato di 800 milioni di euro di crediti inesistenti, Ruffini ora ha aggiornato il conto: il monte totale delle frodi ammonta a 950 milioni di euro, “quasi un miliardo e tutti monetizzati”.
Per questo, ha spiegato Ruffini, era “urgente intervenire” con il decreto legge che ha inasprito i controlli preventivi sulle comunicazioni di cessione del credito o sconto in fattura. Il provvedimento, in particolare, estende a tutti i bonus edilizi, non più soltanto alla detrazione del 110%, l’obbligo di richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, in caso di opzione per la cessione o per lo sconto.
“Abbiamo ricevuto delle segnalazioni dei cittadini, abbiamo fatto una serie di controlli e verificato le cose più diverse: lavori fatturati ma rimasti solo sulla carta, fatture emesse da aziende non edilizie, addirittura macellai che rilasciavano fatture per lavori edilizi”, ha spiegato il direttore delle Entrate. In attesa dell’implementazione delle nuove norme, il portale dell’Agenzia dedicato alla comunicazione delle opzioni è stato temporaneamente disabilitato. “Sogei sta lavorando per aggiornare i sistemi informatici ai nuovi adempimenti, a partire dalla presentazione del visto di conformità per tutti i bonus, non più solo per il 110%. Poi tutto tornerà alla normalità”, ha rassicurato Ruffini. Il nuovo modello per la comunicazione delle opzioni è disponibile da sabato 13 novembre.