“Siamo molto preoccupati, in queste ore, per l’ennesimo tentativo di introdurre l’obbligo della qualificazione SOA per i lavori legati ai bonus dell’edilizia, inutile sbarramento burocratico al mercato delle riqualificazioni edili”.
Questo l’allarme del Presidente di Anaepa Confartigianato, Stefano Crestini, che sottolinea l’impegno dell’Associazione per convincere tutte le forze parlamentari, al fine di scongiurare l’approvazione di alcuni emendamenti presentati nell’ambito della discussione al Senato per la conversione in legge del DL Ucraina.
Se questi emendamenti passassero per come sono formulati – continua Crestini – sarebbe l’ennesimo tentativo di compromettere la riuscita dell’unica misura anticiclica di sostegno all’economia e alla domanda interna, in un periodo che torna ad essere difficile; una barriera di accesso a tutte quelle imprese che, non operando per gli appalti pubblici, garantiscono comunque qualità e serietà al committente anche senza attestazione SOA.
“Più volte abbiamo richiamato l’attenzione di Governo e Parlamento sulla inutilità delle SOA per la garanzia di qualificazione e trasparenza e per arginare le frodi; introdure l’attestazionu per i lavori dell’ecobonus significherebbe compromettere la ripresa del settore delle costruzioni, con il rischio di esclusione della grande maggioranza delle imprese del settore, per garantire unicamente l’aumento del giro d’affari per le società autorizzate al rilascio delle attestazioni SOA”, conclude Crestini.